Surf, sempre più amanti di questo sport stanno abbandonando il mare | Si sentono insicuri: meglio optare per queste

Illustrazione di un surfista (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione di un surfista (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Il surf è uno sport affascinante, ma molti non lo stanno più praticando in mare. I pericoli possono essere tanti.

Il surf è uno sport affascinante, ma nasconde diversi pericoli, soprattutto per chi non è preparato. Le onde possono essere imprevedibili e travolgenti, trascinando i surfisti sott’acqua o spingendoli contro gli scogli.

Gli incidenti con la tavola sono comuni: può colpire il surfista stesso o altri nelle vicinanze, causando contusioni o ferite. Inoltre, una brutta caduta su un’onda potente può provocare traumi alla testa o alla colonna vertebrale.

Anche la fauna marina è un fattore da considerare. In alcune zone, squali, meduse velenose o razze possono rappresentare un rischio. Sebbene gli attacchi di squali siano rari, la possibilità esiste, soprattutto in determinate acque.

Infine, l’affaticamento e l’ipotermia possono colpire chi non è allenato o trascorre troppo tempo in acqua. Il mare è imprevedibile e il surf richiede rispetto, preparazione e una buona dose di prudenza.

Via dal mare!

Negli ultimi anni, le wave pools hanno fatto un salto di qualità pazzesco. Non sono più solo un’attrazione da parco acquatico, ma veri e propri campi da allenamento per surfisti di ogni livello. Certo, il mare rimane insostituibile, ma diciamoci la verità: quante volte capita di arrivare in spiaggia e trovare il mare piatto come una tavola? Ecco, qui entrano in gioco le piscine a onde, che ti garantiscono sessioni di surf perfette in qualsiasi momento.

La cosa interessante è che queste strutture stanno spuntando ovunque, anche lontano dalle coste. Questo significa che chi vive in città o in zone senza mare può finalmente allenarsi senza dover aspettare la vacanza estiva. E non è un caso che pure i professionisti le utilizzino: avere a disposizione onde costanti, perfette per testare nuove manovre, è una manna dal cielo. 

Illustrazione di un surfista che cavalca un'onda (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
Illustrazione di un surfista che cavalca un’onda (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Ne vale la pena?

Il primo grande vantaggio è ovvio: le onde ci sono sempre. Niente più attese infinite sperando che il meteo sia dalla tua parte. Qui entri, scegli il livello delle onde e via, si surfa senza imprevisti. Inoltre, le onde artificiali sono regolabili in base alle difficoltà e al proprio stile. Ah, e vuoi mettere la possibilità di provare più volte la stessa manovra senza dover aspettare l’onda giusta? È il modo migliore per migliorare.

Un’altra chicca è la video-analisi. Alcune wave pools offrono la possibilità di registrare le sessioni, così puoi rivederti e capire cosa migliorare. Se hai mai provato a correggerti senza un video, sai quanto può essere frustrante. E poi c’è il fattore psicologico: allenarsi in un ambiente controllato aiuta tantissimo chi ha bisogno di recuperare fiducia dopo un infortunio o semplicemente vuole sentirsi più sicuro prima di buttarsi nell’oceano.