Questo animale è unico nel suo genere | Vive in profondità, ma è un predatore spietato: occhio a non avvicinarsi troppo

Una nuova creatura si aggira negli abissi (canva.com) - www.marinecue.it
Un nuovo predatore si aggira minacciosamente nel profondo degli abissi; è raccomandabile non avvicinarglisi troppo…
Le profondità e l’oscurità letterale quanto figurativa degli oceani custodiscono affascinanti misteri e creature che sfidano le condizioni più estreme del nostro pianeta.
Gli abissi marini rappresentano uno degli habitat meno esplorati sulla Terra, a causa della difficoltà nel raggiungerli ed osservarli a dovere.
Qui la vita si evolve in modi straordinari per adattarsi all’oscurità totale, alla limitata disponibilità di cibo e alla schiacciante pressione ambientale, sfidando ogni legge sulla specie animale.
Crediamo di conoscere bene il mondo; ma una scoperta avvenuta un po’ di tempo fa ha portato alla luce un animale unico, capace di vivere e prosperare fino a migliaia di metri di profondità.
Un Ambiente Estremo e la Necessità di Esplorazioni
Ne ha scritto anche Esquire sull’argomento: nel corso di una spedizione condotta nel 2023 da un team di ricercatori cileni e statunitensi nella Fossa di Atacama nel Pacifico, è stato identificato un nuovo crostaceo, appartenente alla famiglia degli anfipodi. Questo piccolo organismo, lungo circa quattro centimetri, è stato battezzato Dulcibella camanchaca. Il nome scelto è carico di significato: “Dulcibella” richiama Dulcinea, il celebre personaggio del “Don Chisciotte“, mentre “camanchaca”, derivante dalle lingue indigene sudamericane, significa “oscurità”, rendendo così omaggio all’ambiente in cui questa specie si è adattata.
A differenza di molti altri abitanti degli abissi, essa non si limita a nutrirsi dei resti organici che precipitano dalle acque superiori. Piuttosto si distingue per essere un predatore attivo, una rara eccezione tra gli organismi che popolano queste profondità. Apprezzando l’utilizzo di particolari appendici chiamate gnatopodi, riesce a catturare prede più piccole, mostrando un’agilità sorprendente in un habitat così ostile.

Tecnologia e Futuro delle Esplorazioni Abissali
Le straordinarie capacità adattative di questo anfipode possono costituire importanti spunti di ricerca non solo per la biologia marina, ma anche per altre discipline scientifiche. Secondo Esquire, lo studio di tali organismi potrebbe fornire indizi preziosi su come la vita possa resistere in ambienti extraterrestri, come le affascinanti profondità degli oceani ghiacciati di Europa.
L’individuazione di D. camanchaca è stata resa possibile grazie all’uso di un veicolo lander, una piattaforma subacquea progettata per operare a grandi profondità. Questo strumento permette la raccolta di campioni e dati vitali per una comprensione più profonda dell’ecologia delle fosse oceaniche. Carolina González, oceanografa dell’Università di Concepción, ha enfatizzato in questo senso l’importanza di continuare a esplorare la Fossa di Atacama e altri ambienti simili, in quanto autentici laboratori naturali per lo studio degli ecosistemi estremi.