Mar Tirreno, sarà lo sbocco delle telecomunicazioni europee | Tutto parte da Sicilia e Campania: il Sud fa da apripista

Mar Tirreno

Mar Tirreno, arriva il crocevia per tutti che facilita le connessioni (Pexels Foto) - www.marinecue.it

Ogni grande trasformazione parte da un punto preciso.

Un luogo fisico, una decisione strategica, un’intuizione che rompe gli schemi. La storia dell’innovazione è fatta di connessioni invisibili, di reti che crescono sottotraccia prima di cambiare il panorama in superficie.

Nel mondo moderno, la velocità dell’informazione e dell’energia è il vero motore del progresso. Gli equilibri si spostano, le distanze si accorciano, le possibilità si moltiplicano. Ma affinché il cambiamento sia duraturo, servono basi robuste, strutture capaci di sostenere il peso delle rivoluzioni future.

Non si tratta solo di tecnologia, ma di visione. Costruire il domani significa immaginare come ogni ingranaggio possa incastrarsi in un sistema più grande, in una macchina che lavori senza intoppi per generazioni. A volte, per guardare avanti, bisogna scavare in profondità.

C’è un luogo in cui tutto questo sta già accadendo. Un’opera silenziosa ma titanica, una dorsale invisibile che presto sosterrà il peso di un intero continente.

Un ponte sommerso tra presente e futuro

Nel cuore del Mediterraneo, un’infrastruttura da record sta prendendo forma sotto la superficie del mare. Il Tyrrhenian Link è un collegamento sottomarino che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, portando con sé una nuova era di stabilità e sostenibilità per la rete elettrica italiana.

Lungo 970 km e con una capacità di trasporto di 1.000 MW per tratta, questo doppio corridoio energetico rappresenta una svolta strategica. Non è solo un progetto ingegneristico all’avanguardia, ma una necessità per un Paese che punta a ridurre le emissioni e a rendere più sicura la sua rete di trasmissione. Un investimento da 3,7 miliardi di euro, sostenuto da Terna e realizzato con il supporto tecnologico di Prysmian, che ha accettato la sfida di posare cavi HVDC a una profondità mai raggiunta prima: 2.150 metri sotto il livello del mare.

Scorcio del Mar Tirreno
Mar Tirreno, il nuovo crocevia tra le isole e lo stivale (Freepik Foto) – www.marinecue.it

L’equilibrio perfetto tra innovazione e territorio

Oltre al suo impatto tecnologico, il Tyrrhenian Link avrà ricadute concrete sull’economia locale. La produzione dei cavi, affidata allo stabilimento di Arco Felice (Napoli), rafforza il ruolo del Sud Italia come hub dell’innovazione nel settore energetico. La posa del cavo, gestita dalla nave Leonardo da Vinci, coinvolge eccellenze italiane che esportano know-how in tutto il mondo.

Ma il vero punto di forza di questo progetto sta nella sua capacità di adattarsi agli equilibri naturali. Il percorso del cavo è stato studiato per minimizzare l’impatto ambientale, mentre la sua funzione contribuirà a un sistema più efficiente e meno dipendente dalle fonti fossili. Un’operazione che non solo collega territori, ma ridisegna il futuro dell’energia in Europa.