Fitoplancton, grazie ad una macchina intelligente si è scoperto qualcosa di leggendario | “Qui ce n’è tantissimo: è straordinario”
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Svariate tipologie di fitoplancton (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
L’utilizzo di un avanguardistico sistema ha permesso di scovare una fittissima presenza di fitoplancton. Ecco perché si tratta di una notizia straordinaria
Il fitoplancton è una forma di vita vegetale indubbiamente fondamentale per la sopravvivenza e il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi marittimi, a partire dagli organismi di dimensioni microscopiche sino ad arrivare agli imponenti cetacei.
Si tratta di un organismo facente parte della famiglia dei plancton e si presenta o sotto forma di batteri o di piante e organismi unicellulari. Possono essere trovati sia nelle acque salate che in quelle dolci, in ogni differente latitudine mondiale.
La sua crescita, infatti, è correlata alla disponibilità in un determinato luogo di anidride carbonica e sostanze nutritive che ne favoriscano la proliferazione, quali calcio, fosfati e silicati, oltre che da ulteriori fattori quali la salinità della massa d’acqua, la temperatura della stessa e il vento che si trova nella zona, solo per citarne alcuni.
Una peculiarità dei fitoplancton è rappresentata dalla loro bioluminescenza. Questa caratteristica viene favorevolmente usata dagli organismi per sottrarsi agli attacchi da parte dei predatori, nonché come meccanismo di difesa.
L’impiego di una tecnologia rivoluzionaria
In Canada sono stati impiegati ben 903 unità robotiche, da parte di un gruppo di ricercatori della Dalhousie University. Il loro utilizzo rientra nel perseguimento di uno specifico obiettivo: stabilire una stima quanto più precisa possibile della biomassa globale di fitoplancton. I robot che si sono rivelati i reali protagonisti della ricerca sono noti come Biogeochemical-Argo, o più semplicemente BGC-Argo. Si tratta di sistemi in grado di ottenere dati estremamente dettagliati sulla distribuzione dei fitoplancton tra le acque del globo.
Sono stati circa 100.000 i profili di colonne d’acqua raccolti grazie all’impiego dei BGC-Argo, confermando la loro affidabilità sia per quanto concerne l’effettivo impiego, sia in merito ai risultati stabiliti. La biomassa calcolata risulta essere pari a 314 teragrammi, quasi 346 milioni di tonnellate presenti all’interno delle acque. La tecnologia recentemente implementata ha consentito di ottenere un quadro preciso del corrente stato di salute dei mari, oltre che dell’impatto generato dal cambiamento climatico sugli stessi. I risultati sono da attribuire anche alla combinazione dei dati e delle osservazioni precedentemente acquisite grazie alle osservazioni mediante satelliti, ai nuovi e maggiormente precisi elementi raccolti grazie all’interazione diretta con le profondità marine.
![BGC Argo](https://www.marinecue.it/wp-content/uploads/2025/02/Un-dispositivo-BGC-Argo-MRV-System-marinecue.it_.jpg)
Perché il fitoplancton è così importante per l’equilibrio degli ecosistemi marini?
Le capacità del fitoplancton lo rendono d’importanza vitale per l’intero sviluppo della catena alimentare all’interno degli ecosistemi marini, in quanto costituisce una fonte di nutrimento determinante per una moltitudine di specie acquatiche. Il ruolo cruciale svolto dai fitoplancton è anche da ricercarsi nella capacità di bilanciare le temperature climatiche, ormai sempre più soggette a bruschi aumenti ed incontrollabili diminuzioni. Questo avviene attraverso l’assorbimento da parte del fitoplancton dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera, comportando una diretta riduzione del quantitativo di gas serra che va ad intaccare l’ambiente e gli ecosistemi.
Ed è proprio per questo che la misurazione e il monitoraggio del livello di biomassa appare fondamentale, più che mai in un periodo simile, contraddistinto da continui disagi a danno delle specie viventi. Allo stesso modo, quanto l’intervento dell’uomo comporta l’utilizzo di tecnologie di geoingegneria, attraverso le rilevazioni e i risultati da esse derivanti sarà possibile valutarne l’efficacia e l’impatto contro il surriscaldamento globale. L’impiego dei robot BGC-Argo, in tal senso, non può che rappresentare un’introduzione d’importanza globale, in quanto capace addirittura di fornire stime ancor più chiare e dettagliate, facilitando il compito di chi si occupa della preservazione degli ecosistemi marini rispetto ai disagi impressi dai cambiamenti climatici.