Ricci di mare, stanno morendo tutti | L’allarme è stato appena lanciato: c’è una specie che li divora tutti

ricci di mare su spiaggia

Questa specie è vitale per le barriere coralline (canva.com) - www.marinecue.it

A rischio i ricci di mare: secondo gli studiosi, una minaccia potrebbe estirparli tutti. Tutti i dettagli del caso

Si sa che ogni specie svolge un suo ruolo importante nel mantenere l’equilibrio naturale negli ecosistemi marini, che sono ambienti notoriamente complessi e in continua evoluzione.

Nonostante ciò, a volte questa armonia può essere spezzata da alcuni cambiamenti, con conseguenze che si riflettono sull’intero habitat, spesso terribilmente.

Gli effetti di un elemento in un ecosistema sono capaci di catturare l’attenzione di esperti e studiosi, meravigliati dalla sempre sorprendente capacità della natura di adattarsi a nuovi ambienti.

L’analisi di questi fenomeni è utile alla creazione di metodi per mantenere l’equilibrio dell’ambiente marino. Il caso di cui vi parleremo ne è la prova provata.

Una minaccia per le barriere coralline

Un team internazionale di ricercatori, guidato da scienziati della Tel Aviv University, ha identificato il patogeno responsabile della “strage” di massa dei ricci di mare nel Mar Rosso come quello stesso responsabile del contagio dei ricci al largo dell’Isola della Riunione, nell’Oceano Indiano. Secondo quanto riportato anche dall’Agi, tale patogeno è un parassita trasportato dall’acqua, la cui diffusione potrebbe estendersi ulteriormente fino al Pacifico.

Omri Bronstein, della Facoltà di Zoologia della Tel Aviv University e del Museo di Storia Naturale Steinhardt, ha sottolineato l’importanza cruciale dei ricci di mare per la salute delle barriere coralline, in quanto “giardinieri” nell’ambiente marino, che si nutrono di alghe e impediscono che queste soffochino i coralli, bisognosi di la luce solare. Un episodio simile avvenne nei Caraibi nel 1983, quando una misteriosa malattia decimò la popolazione di ricci Diadema, causando una proliferazione incontrollata di alghe e trasformando l’habitat corallino in un ecosistema dominato prettamente da quest’ultime.

ricci di mare su barriera corallina
Avviato un programma di riproduzione dei ricci (canva.com) – www.marinecue.it

Impatto dell’emergenza

Nel 2022, il patogeno è riemerso nei Caraibi e, grazie a nuova tecnologia di analisi forense, i ricercatori della Cornell University sono riusciti a identificarlo come parassita ciliato del genere Scuticociliato. Nel 2023, Bronstein ha registrato eventi di mortalità di massa nel Mar Rosso, dove i ricci neri a spine lunghe sono scomparsi in meno di 48 ore in determinate aree di Eilat e del Sinai.

Per affrontare questa crisi, Bronstein ha istituito una rete internazionale di monitoraggio, fornendo ai ricercatori locali gli strumenti necessari per campionare i ricci infetti. Parallelamente agli sforzi globali, è stato avviato un programma di riproduzione dei ricci presso l’Israeli Aquarium di Gerusalemme, in collaborazione con lo Zoo Biblico e l’Autorità per la Natura e i Parchi di Israele. Questa popolazione di ricci sarà destinata a fungere da riserva per il ripristino degli habitat colpiti e per lo sviluppo di strumenti di diagnosi precoce, quali test genetici volti a individuare il patogeno nell’acqua di mare.