Questo esemplare femmina di squalo ha partorito | Non vedeva un maschio da tre anni: ribattezzato “il parto verginale”
Una nascita misteriosa: questa femmina di squalo ha dato alla luce un cucciolo in una maniera a dir poco incredibile per gli scienziati
La natura è sempre stata una fonte inesauribile di sorprese, e le nuove scoperte confermano quanto sia incredibile e misteriosa. Davvero una forza incontrollabile e onnipotente.
Ogni piccolo progresso nel campo della biologia, della zoologia e delle scienze naturali apre nuove prospettive su fenomeni che in passato sembravano impossibile.
Gli scienziati stanno continuamente revisionando teorie consolidate in un tentativo di capire perché determinati eventi possono verificarsi e sviluppando protocolli per arginare al massimo ogni rischio.
Sebbene molte di queste scoperte possano sembrare straordinarie, sono proprio queste che costituiscono le basi per una comprensione sempre più profonda della vita sulla Terra.
Una nascita unica
Secondo una notizia veramente scioccante del britannico The Sun, un cucciolo, denominato Yoko, è venuto alla luce il 3 gennaio da una femmina di squalo “gonfiabile” (swell shark), una specie nota per la sua capacità di rigonfiarsi come forma di difesa, in un ambiente privo di esemplari maschi da oltre tre anni! Questo è accaduto in un acquario della Lousiana.
Gli studiosi hanno avanzato due ipotesi principali. La prima di esse è la partenogenesi, una rara forma di riproduzione asessuata che consente a un embrione di svilupparsi da un uovo non fecondato. Questo fenomeno, sebbene poco comune tra gli squali, è stato osservato in oltre ottanta specie animali, comprese api, scorpioni e lucertole! La seconda possibilità è la fertilizzazione ritardata, un meccanismo attraverso il quale lo sperma rimane inattivo nel corpo della femmina per periodi prolungati prima di fecondare l’uovo. Alcune specie marine possono trattenere lo sperma per mesi o addirittura anni!
Il valore dei test genetici
Per determinare quale delle due teorie sia corretta, il team dell’acquario sta conducendo attualmente test genetici su Yoko. Questi esami sono finalizzati a stabilire se il piccolo squalo sia un vero e proprio “partho baby” oppure se la sua nascita sia il risultato di una fertilizzazione avvenuta anni prima. Il curatore dell’acquario, Greg Barrick, ha sottolineato l’importanza di questo caso, evidenziando come potrebbe fornire nuove informazioni sulla resilienza e sulle capacità riproduttive di questa specie.
Indipendentemente dall’esito, la nascita di Yoko rappresenta senza ombra di dubbio una scoperta eccezionale e un’opportunità unica per approfondire la comprensione dei segreti della riproduzione marina. La scienza, ancora una volta, si trova di fronte a un fenomeno affascinante che dimostra quanto ci sia ancora da scoprire riguardo gli abitanti degli oceani!