Squalo elefante, che ci faceva qui il secondo animale marina più grande al mondo? | Chi lo ha visto è rimasto atterrito: c’è da avere paura?

squalo elefante nel mare

L'avvistamento di uno squalo elefante solleva molte domande (canva,com) - www.marinecue.it

L’ avvistamento di uno squalo elefante in una famosa località ha destato tanta meraviglia quanto terrore: un incontro raro e affascinante

Creature affascinanti si muovono indisturbate nelle profondità del mare; un luogo ricco di misteri e di segreti nella sua immensità e vastità, tanto temibile quanto attraente.

Alcune di esse possono suscitare stupore e curiosità rivelando aspetti della natura ancora poco conosciuti. La curiosità però non sempre è buona consigliera: se si azzarda, si rischia di farsi male.

Talvolta, accadono cose talmente impreviste che ti danno la possibilità di vedere da vicino specie che vivono nelle acque da secoli e che raramente però vengono viste dall’uomo!

Quando accadono, queste apparizioni diventano occasioni straordinarie che consentono di approfondire la conoscenza del delicato equilibrio degli ecosistemi marini e delle specie che ne fanno parte.

Il gigante gentile del mare

Stupore e curiosità hanno caratterizzato la giornata dei partecipanti a una regata organizzata dalla Lega Navale di Gallipoli, svoltasi domenica 26 gennaio, quando, a circa un miglio e mezzo dalla costa, è stato avvistato un esemplare di squalo elefante. Secondo quanto narrato da diversi quotidiani e redazioni settoriali, sebbene le sue dimensioni siano notevoli, si tratta di una specie completamente innocua per l’uomo, poiché si nutre esclusivamente di plancton.

Lo squalo elefante, scientificamente noto come Cetorhinus maximus, può raggiungere una lunghezza di 12 metri e si distingue per il suo aspetto massiccio e per la caratteristica bocca spalancata, utilizzata per filtrare il plancton. A differenza di altre specie di squali, i suoi denti sono di dimensioni ridotte e non sono impiegati per predare. Ogni giorno, filtra migliaia di litri d’acqua, svolgendo un ruolo cruciale per l’equilibrio dell’ecosistema marino.

Squalo elefante mangia plancton a bocca aperta
Una specie innocua per l’uomo (canva.com) – www.marinecue.it

Minacce e conservazione dell’habitat

Lo squalo elefante è presente negli oceani temperati di tutto il mondo, inclusa l’area del Mediterraneo, dove le segnalazioni risalgono al XIX secolo. Negli ultimi anni, l’avanzamento tecnologico e il crescente interesse per la biodiversità marina hanno consentito di documentare maggiori avvistamenti, in particolare nelle acque pugliesi. Il Golfo di Taranto, in particolare, sembra rappresentare una zona favorevole per tali osservazioni, grazie alla risalita di nutrienti che favorisce la presenza di plancton.

Nonostante ciò, lo squalo elefante è attualmente classificato come specie a rischio. La Lista Rossa dell’IUCN lo cataloga come “In pericolo” sia a livello globale che nell’ambito mediterraneo, principalmente a causa della pesca accidentale e delle collisioni con le imbarcazioni. Sebbene non sia oggetto di caccia intenzionale, il suo habitat coincide frequentemente con aree a elevata intensità di pesca, aumentando il rischio di catture involontarie. Ogni avvistamento pertanto sensibilizza il pubblico riguardo all’importanza della conservazione di questa specie e alle minacce che ne compromettono la sopravvivenza.