Squalo bianco, ne hanno scoperto uno in Perù davvero enorme | I suoi denti in grado di strappare la carne in un secondo
Gli squali bianchi sono affascinanti, caratterizzati da grossi denti e da un corpo massiccio. Eppure, possono essere davvero grandi.
Gli squali bianchi più grandi mai registrati sono delle vere e proprie leggende viventi. Normalmente, un grande squalo bianco arriva a 5-6 metri, ma alcuni esemplari fuori dal comune hanno superato questi limiti, diventando celebri tra biologi e appassionati.
Uno dei più famosi è Deep Blue, una femmina lunga circa 6,1 metri, avvistata al largo del Messico. Imponente e maestosa, è stata filmata più volte mentre nuotava accanto ai sub, mostrando una tranquillità quasi surreale per un predatore del suo calibro.
Un altro colosso è Haole Girl, avvistata nelle Hawaii, che secondo alcuni biologi potrebbe essere altrettanto grande se non addirittura più massiccia. Poi c’è Big Blue, un altro gigante segnalato nelle acque sudafricane, anche se le sue dimensioni esatte restano incerte.
Questi squali sono rari e difficili da studiare, ma ogni avvistamento ci ricorda che nei mari di oggi esistono ancora creature straordinarie, degne degli animali preistorici che li hanno preceduti.
Un predatore dalle profondità
Immagina di nuotare in un mare caldo e tranquillo, l’acqua cristallina che riflette il sole sopra di te. Piccoli pesci argentati guizzano in banchi compatti, ignari di quello che sta per succedere. All’improvviso, dal nulla, un’ombra enorme si muove sotto di loro. Un colosso di sette metri, con un muso affilato, accelera con una precisione spietata.
La sua strategia è letale: si avvicina silenziosamente da sotto e attacca con un morso devastante, strappando la carne della sua preda prima ancora che questa possa rendersi conto di cosa stia succedendo. Se il primo colpo non è letale, ne arriva subito un secondo, questa volta sulla schiena, impedendo qualsiasi possibilità di fuga. Questo non è uno squalo qualsiasi. È il Cosmopolitodus hastalis, uno dei più grandi predatori del suo tempo. Un parente alla lontana degli attuali squali bianchi.
La traccia del passato
Ma aspetta, non c’è nessun mostro in agguato nelle acque di oggi. Questo gigante, che un tempo dominava i mari, è in realtà un fossile scoperto di recente in Perù. Nascosto per milioni di anni sotto gli strati di sedimenti della Pisco Basin, il suo scheletro quasi completo è emerso come una finestra su un mondo perduto. E non è solo la sua mole a impressionare: i denti, lunghi fino a 8,9 cm, rivelano la sua natura di cacciatore spietato.
Secondo i paleontologi, il C. hastalis cacciava esattamente come i grandi squali bianchi di oggi. Le prove? Segni di morsi su ossa fossili di delfini pliocenici, che mostrano chiaramente come questo predatore colpisse le sue vittime con la stessa precisione di un missile. Un ritrovamento del genere è raro: gli squali hanno scheletri cartilaginei, che di solito si decompongono senza lasciare molte tracce.