Quando vai in vacanza occhio a scegliere l’isola giusta | Potresti ritrovarti nel pasto di chi ci vive

Illustrazione di un'isola delle Maldive (Dpositphotos)

Illustrazione di un'isola delle Maldive (Dpositphotos FOTO) - www.marinecue.it

Quando vai in vacanza, è sempre meglio scegliere l’isola giusta, altrimenti le vacanze non saranno proprio idilliache.

Scegliere dove andare in vacanza sembra facile, ma appena inizi a pensarci davvero, ti ritrovi sommerso di opzioni. Mare o montagna? Relax o avventura? Budget limitato o “chi se ne frega, una volta si vive”? 

Se hai bisogno di staccare, niente batte una spiaggia con il rumore delle onde e zero pensieri. Se invece sei uno che si annoia facilmente, allora meglio puntare su città da esplorare, trekking in posti assurdi o esperienze fuori dall’ordinario.

Anche il periodo conta un sacco. Agosto? Prezzi alle stelle e troppa gente ovunque. Bassa stagione? Meno folla, ma rischio meteo incerto. E poi c’è sempre il dilemma: programmare tutto nei minimi dettagli o partire all’avventura senza un piano preciso.

Alla fine, la vacanza perfetta non esiste. Dipende da te, dal momento e da quanto sei disposto a scendere a compromessi. L’importante è tornare con la sensazione di aver vissuto qualcosa di speciale.

Un paradiso, ma non per turisti

Immagina di sfogliare un catalogo di viaggi e trovare un’isola da sogno: acque cristalline, spiagge bianchissime, natura incontaminata. Il classico posto che ti fa dire: “Mollo tutto e me ne vado lì”. Poi scopri che su quell’isola vivono tribù che forse praticano ancora il cannibalismo. E all’improvviso, il biglietto aereo non sembra più così allettante.

Ci sono posti nel mondo che sembrano usciti da un documentario di National Geographic, ma che restano fuori dalle rotte turistiche per un motivo ben preciso. In Papua Nuova Guinea, ad esempio, esiste la tribù dei Korowai, un popolo che fino agli anni ’70 non sapeva nemmeno dell’esistenza di altre nazioni, continenti o culture. Vivono nelle foreste, in case sugli alberi alte decine di metri, e secondo alcune testimonianze potrebbero essere una delle ultime tribù cannibali ancora esistenti. Nel 2006 una troupe australiana riuscì a entrare in contatto con loro dopo che un membro del villaggio aveva parlato del rapimento di una ragazza, forse destinata a un destino… beh, poco piacevole.

Illustrazione di un'isola del Pacifico (Depositphotos)
Illustrazione di un’isola del Pacifico (Depositphotos FOTO) – www.marinecue.it

Altre isole particolari

Se dico Fiji, probabilmente pensi a spiagge paradisiache, acque turchesi e resort di lusso. Ma un tempo queste isole erano conosciute con un soprannome decisamente meno invitante: “le isole dei cannibali”. Gli antenati degli attuali abitanti, i Lapita, arrivarono qui circa 3.000 anni fa e, secondo i racconti di esploratori e missionari, non erano esattamente ospitali con gli estranei. Per secoli, le tribù delle Fiji avrebbero praticato il cannibalismo come parte dei loro rituali.

Oggi la storia è cambiata (per fortuna), e le Fiji sono diventate una delle mete più amate dagli amanti del mare. La loro barriera corallina è tra le più spettacolari del mondo, un paradiso per chi fa immersioni o snorkeling. Insomma, il turismo ha decisamente preso il sopravvento sulla reputazione sinistra del passato. Ma se decidi di visitarle, giusto per sicurezza, controlla bene il menù prima di ordinare.