Barriera corallina, altro che tropici | La tenevamo a due passi e non lo sapevano: ora è morta e sepolta

Illustrazione di una barriera corallina (Depositphotos)

Illustrazione di una barriera corallina (Depositphotos FOTO) - www.marinecue.it

Esiste una sorta di barriera corallina vicino casa, e quasi nessuno la conosce. Anche se non è più in “vita” da un po’ di tempo.

Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più affascinanti e colorati del nostro pianeta. La più famosa è senza dubbio la Grande Barriera Corallina australiana, che si estende per oltre 2.300 chilometri ed è visibile persino dallo spazio.

Un’altra meraviglia è la Barriera Corallina del Belize, la seconda più grande al mondo. Questo sistema corallino è conosciuto per il celebre Great Blue Hole, un’enorme dolina marina che attira esploratori e amanti della natura da tutto il globo.

Non possiamo dimenticare le barriere coralline delle Maldive, forse meno estese, ma incredibilmente affascinanti per la loro varietà di colori e specie marine. Questi atolli offrono un’esperienza unica per chi ama nuotare o fare snorkeling, regalando uno spettacolo mozzafiato in acque cristalline.

Infine, c’è il Triangolo dei Coralli nel Pacifico, spesso soprannominato “l’Amazzonia del mare”. Questa regione comprende Indonesia, Filippine e Papua Nuova Guinea ed è la zona con la maggiore biodiversità marina al mondo.

La barriera corallina dimenticata

Lo sapevate che la Sardegna un tempo ospitava una straordinaria barriera corallina? Sì, proprio così. Tra Nurri e Serri, nel cuore dell’isola, ci sono tracce fossili di un reef che si formò circa 18-20 milioni di anni fa. All’epoca, il mare sardo pullulava di vita, un po’ come le barriere coralline tropicali che oggi ci fanno sognare. È incredibile pensare che un paesaggio così ricco e vibrante sia stato dimenticato nel tempo. Luigi Sanciu, un geologo che studia queste meraviglie del passato, ha condiviso alcune foto dei frammenti di corallo fossile ritrovati in questa zona.

Purtroppo, mentre oggi ci preoccupiamo per il futuro delle barriere coralline tropicali, questa parte della storia sarda è finita nel dimenticatoio. Ma dovrebbe essere un monito. Proteggere il mare non è una responsabilità solo per scienziati ed esperti, ma per tutti noi. Il Mediterraneo, piccolo ma incredibilmente ricco di biodiversità, ci chiede di essere più consapevoli. E, diciamocelo, un po’ di cura e attenzione non guasterebbero affatto!

Illustrazione di una barriera corallina (Depositphotos) (1)
Illustrazione di una barriera corallina (Depositphotos FOTO) – www.marinecue.it

Un piccolo paradiso

Parlando di Sardegna, avete mai sentito parlare di quei luoghi che sembrano uno scenario da film ma sono, in realtà, testimonianze di processi umani? Un esempio è il “quiz” che il geologo Luigi Sanciu, conosciuto per la sua attività divulgativa sui social, propone: da una parte c’è il taglio stradale lungo la SS 131, nei pressi di Sardara, che mostra un’alternanza naturale di terreni con sabbie, ciottoli e argilla. Dall’altra, ci sono i “fanghi rossi” della Miniera di Monteponi a Iglesias, un prodotto di scarto della lavorazione dello zinco. Entrambi rossi, entrambi suggestivi, ma con origini totalmente diverse.

Questo contrasto tra naturale e artificiale ci invita a riflettere. Anche il paesaggio più spettacolare può avere una storia nascosta che non sempre è facile decifrare a occhio nudo. E voi, guardando le due foto, avreste saputo dire quale fosse naturale? A volte, la risposta è meno ovvia di quanto sembri, e questo rende la Sardegna ancora più affascinante. Tra meraviglie naturali e tracce dell’attività umana, l’isola ci racconta storie che vale la pena ascoltare.