Mentre il mare riconquista la terra, la Regione resta a guardare | “Serviva come il pane l’esecuzione del progetto”
Le coste italiane, sempre più vulnerabili all’erosione, necessitano di interventi immediati: cosa sta succedendo.
L’erosione costiera ad oggi è una delle più gravi minacce per i territori costieri italiani, un fenomeno accelerato da fattori naturali come le mareggiate e l’innalzamento del livello del mare, ma anche da attività umane come la cementificazione e l’estrazione di sabbia. Ogni anno, chilometri di spiagge scompaiono, mettendo a rischio intere comunità e riducendo le risorse economiche legate al turismo.
Nonostante l’urgenza di intervenire, spesso i processi burocratici rallentano le azioni necessarie. Gli strumenti per contrastare l’erosione esistono, dai progetti di ripascimento alle barriere frangiflutti, ma troppi rimangono bloccati in lungaggini amministrative o vincoli di bilancio.
Intanto, il mare continua ad avanzare, ridisegnando il paesaggio e minacciando infrastrutture vitali.
In molte regioni costiere italiane, i cittadini assistono impotenti alla perdita delle loro spiagge e dei lungomari. La paura cresce, soprattutto in quei territori dove il turismo estivo è una delle principali fonti di sostentamento. Qui, il mare non è solo una risorsa naturale, ma il cuore pulsante dell’economia locale, un patrimonio che, una volta distrutto, è difficile ricostruire.
Le fragilità delle coste italiane
Le zone costiere, da sempre tra le più amate e frequentate, sono oggi tra le aree più fragili del Paese. Ogni intervento per proteggerle richiede un equilibrio tra salvaguardia ambientale e sostenibilità economica. Tuttavia, mentre si discute, il tempo scorre e il mare avanza. L’assenza di una pianificazione strategica unitaria a livello nazionale lascia molti comuni soli nella lotta contro l’erosione.
In alcuni casi, come quello di Calopezzati, sulla costa ionica calabrese, la situazione assume contorni drammatici. Qui, le recenti mareggiate hanno divorato ciò che rimaneva del lungomare, danneggiando case e infrastrutture. Secondo quanto riportato da La C News 24, dal 2017 è in attesa di attuazione un progetto per la protezione della costa, finanziato con 4 milioni di euro ma mai realizzato a causa di lungaggini burocratiche.
Il progetto fermo dal 2017
Il piano per il contrasto all’erosione costiera di Calopezzati prevedeva la costruzione di barriere frangiflutti per salvaguardare il territorio e garantire la sicurezza degli abitanti. Dopo l’approvazione e lo stanziamento dei fondi, l’iter burocratico ha subito ritardi che si sono protratti per anni. Solo nel 2023 il processo autorizzativo è stato avviato, ma l’attuazione resta ancora lontana.
Le comunità locali, stanche di promesse disattese, si trovano ora a fare i conti con un territorio devastato e un futuro incerto. Il sindaco Antonello Edoardo Giudiceandrea, spera che il progetto venga completato entro l’estate, ma il percorso rimane tortuoso. Intanto, il mare continua a riconquistare spazio, lasciando solo macerie e amarezza.