Soluzione definitiva all’invasione del granchio Blu | Ora le nostre vongole saranno al sicuro: le salveranno le cugine portoghesi
Le vongole del Portogallo potrebbero essere la chiave per salvare gli allevamenti italiani messi in crisi dal granchio blu.
Gli ecosistemi marini sono sempre in bilico. Tra cambiamenti climatici, attività umane e specie invasive, basta poco per mandare tutto a rotoli. E quando una specie aliena entra in gioco, i danni possono diventare enormi, sia per la natura che per l’economia. Succede spesso, purtroppo. Specie introdotte accidentalmente (o intenzionalmente) si adattano in fretta e finiscono per sopraffare quelle locali.
Ultimamente, c’è un invasore in particolare che sta facendo parecchi danni. Non solo alla biodiversità, ma pure alle tasche di chi lavora nel settore ittico. Le conseguenze si vedono ovunque: meno risorse, meno guadagni e interi allevamenti distrutti. Il problema è che certe specie non si limitano a sopravvivere, ma si espandono a ritmi impressionanti, portando via spazio e cibo agli altri organismi.
Tra gli ambienti più colpiti ci sono sicuramente gli allevamenti di molluschi, dove basta poco per mandare tutto in crisi. Qui, la convivenza tra specie locali e invasive è praticamente impossibile. E quando il danno è così grave da non avere soluzioni immediate, serve pensare fuori dagli schemi. A volte significa cercare aiuto da fuori, anche da altri Paesi.
In questi casi, le idee non mancano, anche se metterle in pratica è tutt’altro che facile. Si cercano soluzioni creative, spesso coinvolgendo risorse di altre regioni o addirittura internazionali. L’obiettivo, alla fine, è sempre lo stesso: salvare quello che si può e permettere agli ecosistemi (e all’economia) di rimettersi in piedi.
Una soluzione per salvare le vongole italiane
Una nuova proposta, nata da uno studio di Confcooperative Fedagripesca, punta proprio su una collaborazione internazionale. L’idea è utilizzare vongole portoghesi per combattere l’invasione del granchio blu, una specie aliena che ha devastato gli allevamenti italiani, specialmente nel Nord.
Queste vongole, pescate lungo le coste atlantiche del Portogallo, potrebbero essere trasferite nel Delta del Po per ripopolare le aree più colpite. Gli esperti pensano che questa operazione potrebbe non solo salvare un’economia che vale oltre 100 milioni di euro, ma anche aiutare a ristabilire l’equilibrio naturale delle acque, troppo compromesso dal granchio blu. Ma ci sono degli importanti intoppi.
Problemi burocratici e speranze
Ovviamente non è tutto rose e fiori: c’è di mezzo la burocrazia. Le vongole portoghesi hanno una taglia minima di cattura di 35 millimetri, mentre per il ripopolamento ne servirebbero di più piccole. Questo richiederebbe una deroga speciale per i pescatori portoghesi, e non è una cosa che si ottiene facilmente.
In più, parliamo di numeri giganteschi: servirebbero miliardi di esemplari per soddisfare il fabbisogno iniziale. Insomma, è un’operazione enorme e complessa, ma rappresenta una speranza concreta per un settore che rischia di scomparire. Se riusciranno a farla funzionare, potrebbe essere un modello da seguire per affrontare problemi simili anche altrove.