“Non ne possiamo più di questa specie” | I pescatori sono allarmati perché le femmine depositano milioni di uova ogni volta
Vi è una particolare specie marina, che prolifera; e non certo con la gioia dei pescatori. La femmina deposita tantissime uova…
Le coste, con la loro lussureggiante biodiversità, sono da sempre luoghi in cui le attività umane e la natura si intersecano in modi spesso sorprendenti e magici.
Un cambiamento improvviso nell’ecosistema marino può però portare con sé conseguenze complicate e significative. Il che si può tradurre in disastro.
Uno sviluppo inaspettato recentemente ha suscitato preoccupazione e interesse di esperti e comunità locali, portando a dubbi su come gestire un fenomeno che potrebbe avere conseguenze a lungo termine.
Ogni nuova componente può certamente rendersi una sfida per l’equilibrio naturale in un ambiente già fragile, sottolineando ancora una volta quanto sia importante proteggere i nostri mari.
Il granchio blu: come si riproduce
Secondo quanto riportato da Unione Sarda, negli ultimi anni, le coste della Sardegna hanno registrato un crescente incremento della presenza del granchio blu, una specie originaria delle coste atlantiche americane. Questo crostaceo rappresenta una minaccia significativa per gli ecosistemi locali e per l’economia ittica dell’isola.
Il granchio blu è infatti noto per la sua elevata capacità riproduttiva. Le femmine possono deporre un numero compreso tra 700. 000 e 2 milioni di uova per ciclo riproduttivo, con alcune stime che indicano fino a 8 esorbitanti milioni di uova! Questa notevole prolificità facilita una rapida espansione della specie in nuovi habitat. Questi infatti predano specie ittiche autoctone e arrecano danni alle attrezzature da pesca, come reti e nasse, comportando un aumento dei costi operativi per i pescatori.
Aree colpite e misure di contenimento
Diversi territori sardi hanno segnalato la presenza del granchio blu tra i quali; la Laguna di Santa Gilla; gli stagni di Arborea e Terralba; la Grotta del Bue Marino a Dorgali. Per poterne contenere la presenza secondo il quotidiano sarebbe necessario collaborare con le flotte di pescatori locali per effettuare una cattura selettiva dei granchi blu, focalizzandosi sulle femmine durante la migrazione dall’ambiente lagunare a quello marino ed incoraggiare il consumo del granchio blu nella gastronomia locale.
In sintesi, possiamo intendere quanto l’invasione del granchio blu in Sardegna rappresenti una sfida complessa che richiede un approccio integrato, coinvolgendo le autorità locali, la comunità scientifica e gli operatori tutti del settore ittico. È pertanto assolutamente fondamentale monitorare la diffusione della specie e implementare misure di gestione efficaci per proteggere gli ecosistemi locali e sostenere l’economia della terra sarda.