Rotte deviate e voti ritoccati: quanto c’è di vero nel caso di Cesena?

Illustrazione di un hacker (Depositphotos)

Illustrazione di un hacker (Depositphotos FOTO) - www.marinecue.it

Questa storia ha fatto la notizia del paese, eppure non sono passati inosservati i commenti di alcuni utenti sul web.

Hai mai sentito storie che sembrano uscite direttamente da un film? Ecco, quella di un ragazzo di Cesena, un hacker di appena 15 anni, sembra proprio una di quelle. Immagina un adolescente che, dalla sua cameretta, non solo riesce a modificare i voti sul registro elettronico, ma addirittura a deviare le rotte di petroliere nel Mediterraneo. Incredibile, vero? Beh, forse un po’ troppo per essere vero.

Secondo le prime notizie, il ragazzo sarebbe riuscito a violare sistemi informatici teoricamente blindati, tra cui quelli di istituti scolastici e piattaforme di navigazione marittima. Un mix di talento informatico e voglia di sfidare i limiti che, però, ha attirato l’attenzione della Polizia postale. Denunciato alla Procura dei minori, il giovane ora rischia guai seri, anche se la sua vicenda ha suscitato curiosità e scetticismo in egual misura.

La notizia ha fatto il giro del web e ha generato opinioni contrastanti. Alcuni la vedono come la prova del genio ribelle, altri sollevano dubbi sulla plausibilità di certe imprese attribuite al ragazzo. Commenti sui social, tra cui quelli di esperti di informatica e marina militare, hanno messo in discussione la possibilità che un 15enne possa davvero alterare rotte marittime o penetrare sistemi ministeriali. Un video condiviso dal professor Marco Camisani Calzolari ha raccolto diversi pareri, alcuni dei quali hanno evidenziato come certe affermazioni sembrino poco realistiche.

Proviamo a fare un po’ di ordine e capire cosa c’è di vero in questa storia. Tra ipotesi di fiction e realtà, ci sono dettagli che meritano di essere analizzati per separare i fatti dalle esagerazioni.

Un genio ribelle o una storia esagerata?

La vicenda inizia con la scoperta di un adolescente che, a quanto pare, avrebbe violato i sistemi del registro elettronico della sua scuola per correggere i suoi voti. Da 5 a 6, un classico sogno per tanti studenti. Fin qui, potrebbe sembrare una bravata quasi comprensibile. Ma poi, la storia prende una piega più surreale: il ragazzo avrebbe anche deviato le rotte di petroliere nel Mediterraneo, costringendole a cambiare percorso.  Secondo quanto riportato, il giovane avrebbe agito da solo, utilizzando il suo computer e senza strumenti particolarmente avanzati. Ma qui iniziano i dubbi.

Diversi esperti, tra cui un ex radarista della marina militare, hanno sottolineato che un cyber-dirottamento di questo tipo è altamente improbabile. I sistemi di navigazione marittima non sono direttamente collegati a reti esterne, e le rotte vengono monitorate continuamente da marinai e ufficiali. Insomma, se qualcosa non quadra, l’equipaggio interviene manualmente. Un altro dettaglio curioso: il tutto ricorda la trama di un vecchio film, Hackers, con Angelina Jolie. Anche lì, un giovane prodigio informatico riesce a compiere imprese impossibili, tra cui mandare in tilt petroliere. E il protagonista ha cambiato i voti scolastici per finire nella stessa classe di Angelina Jolie. Ecco, forse questa somiglianza ha alimentato il lato più “cinematografico” della storia, rendendola un po’ troppo incredibile per essere vera.

Illustrazione di una petroliera (Depositphotos)
Illustrazione di una petroliera (Depositphotos FOTO) – www.marinecue.it

Tra verità e leggenda urbana

Un altro aspetto che lascia perplessi è il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione. Secondo alcune versioni, il ragazzo avrebbe violato i sistemi ministeriali per accedere ai registri della scuola. Ma il Ministero ha smentito categoricamente: non ci sono stati accessi non autorizzati ai loro sistemi centrali. Probabilmente, il giovane ha agito su piattaforme locali utilizzate dalla sua scuola, meno protette rispetto a quelle governative.

Inoltre, un genitore di uno studente dello stesso istituto ha dichiarato che nessuno tra gli alunni sembra sapere chi sia questo “hacker prodigio”. Un dettaglio curioso, che alimenta ulteriormente l’idea che la storia possa essere stata gonfiata o fraintesa. Quindi, cosa rimane di questa vicenda? Di sicuro c’è che il ragazzo è stato denunciato per reati informatici, ma le sue reali capacità e azioni restano avvolte nel mistero. Forse ha davvero dimostrato un talento fuori dal comune, forse si è trattato di una semplice bravata amplificata dai media.