Geologia, un nuovo cambiamento è in atto: i mappamondi dovranno essere aggiornati
Secondo gli studiosi, tra alcuni anni ci sarà un nuovo oceano in Africa, determinando un nuovo cambiamento geologico.
La trasformazione geologica del mondo è un processo lunghissimo. Spesso adduciamo grandi cambiamenti morfologici alla crisi climatica, dimenticando che la nostra Terra è nel giro da milioni di anni prima. Risulta che in Africa nascerà addirittura un nuovo oceano! Cosa comporterà ciò per la geologia globale?
Cosa succede in Africa
La Great Rift Valley africana è un’ imponente frattura tettonica che si estende dal Mozambico fino alla Siria. Questa regione, costellata di laghi, vulcani e caratterizzata da scarpate che raggiungono altezze di migliaia di metri, è il palcoscenico di un mastodontico processo geologico che, nel corso di milioni di anni, trasformerà radicalmente il continente africano. In particolare, lungo il ramo orientale della Rift Valley si sta aprendo una spaccatura che, in futuro, porterà alla formazione di un nuovo oceano, separando l’Africa orientale dal resto del continente.
L’origine di questo fenomeno geologico risale a circa 35 milioni di anni fa, quando la placca Araba iniziò a distaccarsi dalla placca Africana, seguita dalla divisione tra la placca Somala e la placca Nubiana. Questo processo è alimentato dalla risalita di un pennacchio di materiale caldo proveniente dal mantello terrestre, che ha causato il sollevamento, stiramento e infine fratturazione della crosta terrestre. I blocchi di roccia sprofondati lungo le faglie hanno poi dato origine al paesaggio tipico della Rift Valley, caratterizzato da profonde valli delimitate da ripide scarpate.
Quanto tempo ci vorrà
L’espansione della frattura ha già condotto alla formazione del Golfo di Aden e del Mar Rosso, i quali comunicano con le acque oceaniche. Un destino simile attende dunque il Rift dell’Africa orientale: l’allargamento progressivo delle placche consentirà alle acque di riversarsi al suo interno con una dorsale oceanica al centro. Tuttavia, è necessario sottolineare che questo fenomeno richiederà un lasso di tempo estremamente lungo. Le misurazioni GPS indicano attualmente che le placche si stanno separando a una velocità di circa 6-7 millimetri all’anno. Sulla base di tali dati, si stima che il nuovo oceano potrebbe formarsi nel corso di circa 210 milioni di anni.
Questa trasformazione geologica costituisce un processo straordinario che testimonia la dinamicità del nostro pianeta, sebbene sia improbabile che l’umanità possa essere lì ad assistere a tale evento. Le forze in gioco, nel frattempo, continuano a plasmare il paesaggio dell’Africa orientale, rendendolo uno degli ambienti geologici più affascinanti del pianeta.