“Qui c’é qualcosa di strano” | In questo pozzo profondo pieno di acqua rinvenute milioni di ossa
Qui qualcosa non quadra, tantissime ossa sono state trovate in questo posto. i ricercatori cercano di risolvere il mistero.
I pozzi naturali, chiamati anche sinkhole o doline, sono formazioni geologiche straordinarie, nate dall’erosione del terreno da parte dell’acqua.
Questi impressionanti abissi possono raggiungere profondità incredibili e spesso custodiscono segreti geologici e biologici unici. Sono luoghi affascinanti, ma anche pieni di mistero e, talvolta, pericolosi da esplorare.
Uno dei pozzi naturali più celebri è il Great Blue Hole, al largo della costa del Belize. Questo gigantesco cerchio blu profondo oltre 120 metri è una vera meraviglia per subacquei e scienziati.
In Cina, invece, si trova il “Pozzo del Dragone”, conosciuto come lo Xisha Yongle Blue Hole, che si immerge fino a 300 metri di profondità. È il sinkhole marino più profondo del mondo ed è stato oggetto di studi per comprendere meglio le dinamiche degli ecosistemi abissali e le formazioni carsiche.
Un mistero nascosto nelle profondità
Nell’arcipelago delle Bahamas, precisamente sull’isola del Grande Abaco, si cela un’enorme voragine marina chiamata Sawmill Sink. A prima vista sembra solo una piscina naturale, ma in realtà si tratta di un abisso che nasconde una storia millenaria. Questo “buco blu” è stato oggetto di studio fin dal 2005, quando gli scienziati hanno iniziato ad immergersi alla ricerca di indizi su epoche remote. Come ha raccontato David Steadman, curatore del Museo di storia naturale della Florida, questo sito rappresenta una delle scoperte più affascinanti della sua carriera.
Il Sawmill Sink, situato a circa 45 metri sotto il livello del mare, è un dedalo di passaggi sotterranei che si estendono per chilometri. In queste profondità, i ricercatori hanno trovato ossa antichissime, una vera finestra sul passato. Purtroppo, nel 2019 un devastante uragano ha reso quasi impossibile proseguire con le esplorazioni. Abaco, migliaia di anni fa, era molto più grande, ma l’innalzamento del livello del mare dopo l’ultima era glaciale ha trasformato l’isola e sommerso gran parte del territorio.
Fossili e segreti
Nel 2005, il subacqueo Brian Kakuk scoprì qualcosa di straordinario: fossili di coccodrilli e tartarughe risalenti a un periodo compreso tra 1.000 e 5.000 anni fa. Questi animali, presenti sull’isola già 15.000 anni fa circa, si sono adattati ai cambiamenti climatici, lasciando tracce fondamentali per comprendere l’evoluzione della fauna. Oltre a rettili e mammiferi, gli studiosi hanno trovato i resti di 17 specie di uccelli che non sono sopravvissuti all’innalzamento del livello del mare avvenuto circa 10.000 anni fa.
La scoperta più amara è che molte specie sopravvissute fino a circa 1.000 anni fa sono state spazzate via dai primi esseri umani giunti sull’isola. Le caratteristiche difficili da raggiungere del Sawmill Sink hanno però preservato questo sito da saccheggi e vandalismi. Ora, con le esplorazioni limitate, gli scienziati si concentrano sui reperti già recuperati, consapevoli che ogni fossile è un tassello prezioso di una storia che merita di essere raccontata.