“Bisogna andare piano piano” | È la filosofia di vita degli abitanti di quest’isola: qui regna il silenzio e la lentezza

Scorcio di Zanzibar (Depositphotos)

Scorcio di Zanzibar (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Esiste un angolo a ridosso dell’Oceano in cui prendere la vita con calma, focalizzandosi sulle bellezze della natura rappresenta il focus principale

In una società che ci sottopone a stress continui, a dover restare continuamente in movimento e svolgere i propri compiti in modo rapido e continuativo, chiunque avrebbe voglia di staccare il cervello almeno per qualche giorno.

Ma anche vivere la quotidianità in maniera minormente scattante, garantendo il tempo necessario sia ai nostri doveri, sia al relax e alle passioni da coltivare nel tempo libero è un miraggio che sempre più persone, causa ritmi convulsi che sono costretti a mantenere, vedono come un obiettivo irraggiungibile.

Per conquistare ciò e tradurre in pratica le esigenze di affrontare un vissuto più quieto, bisogna cominciare ad applicare delle modifiche anche ai piccoli gesti quotidiani, a partire dalla sveglia, nel corso dell’intera giornata lavorativa, fino a raggiungere una pace interiore al momento di coricarsi.

Il focus principale che molti consigliano di porsi all’interno della propria mente è il seguente; mantenere la visione unicamente sul presente, senza preoccuparsi troppo per il futuro, o si rischia concretamente di andarsi ad ingarbugliare la testa con ulteriori problemi e preoccupazioni, spesso anche infondati, che sortiranno l’effetto opposto a quello sperato.

Dove la vita scorre più lentamente

L’Isola di Bawe, in Tanzania, nell’arcipelago di Zanzibar è un vero e proprio isolotto resort, una soluzione turistica sostenibile che garantisce l’efficienza nei confronti del cliente mediante l’ausilio di turbine eoliche, nonché attraverso il riciclo dell’acqua. E non a caso, proprio su quest’isola ha sede il parco solare principale di tutta Zanzibar. Ad investire su questa possibilità è stata una famiglia italiana, più precisamente originaria della Val Tellina, che ha deciso di portare nel proprio resort più di un pezzo dello ‘Stivale’, considerando che anche la cucina si basa su preparazioni nostrane, che saranno in grado di accogliere i clienti del ‘Belpaese’ in un modo differente e di far scoprire a turisti provenienti dal resto del mondo i veri sapori della tradizione.

Situata nell’Oceano Indiano, è una tra le più piccole isole dell’intero arcipelago e presenta una vocazione prettamente turistica. Tenendo da parte il resort e le strutture ad esso connesse, dunque, non ci sono effettivi abitanti del luogo e le possibilità al di fuori della struttura sono praticamente assenti. Eppure è proprio qui che si cela il punto focale dell’esperienza su quest’isola, che viene apostrofata con un’espressione derivante dalla lingua swahili: “pole, pole“. Questa formula significa letteralmente “piano, piano” e rappresenta a pieno la filosofia del luogo. Durante il soggiorno, sarà possibile girare per l’isola immersi in un’atmosfera totalmente incontaminata, effettuando snorkeling per ammirare le meraviglie dell’Oceano Indiano, tra peculiarissime specie di pesci e coralli variopinti. Ma per coloro che stessero cercando ulteriori stimoli rispetto alla sommersione totale nel mondo naturale dell’Oceano aperto, non c’è da temere. L’isolotto è situato a pochissimi chilometri di navigazione dalle altre località che formano l’arcipelago, rendendo possibile gite fuori porta nel giro di appena qualche ora.

Bawe Island vista dall'alto (Depositphotos)
Bawe Island vista dall’alto (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Altri spettacolari scorci che non puoi perderti

Basterà, per esempio, una manciata di minuti di navigazione per arrivare a Prison Island, casa di molteplici specie faunistiche come pavoni e uccelli, nonché di una colonia di tartarughe giganti; se ne possono contare oltre 200 in tutta l’Isola! Ma l’aspetto storico non passa di certo inosservato. Già, perché nel corso della seconda metà del XIX secolo il luogo divenne il settore di prigionia per gli schiavi che non obbedivano agli obblighi dei loro padroni, il che richiese la costruzione di un vero e proprio carcere, che continua a dominarne il paesaggio.

A pochi chilometri di navigazione da Bawe sorge anche Stone Town, patrimonio dell’UNESCO, caratterizzata da vie tipiche e dal mercato Derajani, che la fa sembrare un vero e proprio bazar. Per gli appassionati, su quest’isola è situata anche la casa natale del frontman dei Queen Freddy Mercury. Si tratta di una meta capace di conquistare numerosi turisti ogni anno per via del suo ricco contesto storico, che si respira anche solo passeggiando per gli stretti vicoli. Lo stesso può dirsi per Pongwe, maggiormente attrattiva per gli amanti degli ambienti tropicali. Percorrendo un tratto di spiaggia a piedi ti sarà possibile giungere fino ad un incontaminato angolo ricco di palme e della vegetazione tipica del posto, un angolo di paradiso contenuto in un’insenatura del territorio zanzibarino. A consigliare queste mete mozzafiato è Vogue Italia.