Ritrovamento prezioso in mare | Ecco il relitto di un vascello con 22 tonnellate d’oro
Un nuovo ritrovamento in mare fa sognare tutti. E’ stato rinvenuto un relitto con tantissimo oro, mai vista una cosa così.
I relitti trovati nelle acque di mari, fiumi e laghi raccontano storie straordinarie, spesso nascoste per secoli sotto la superficie. Che si tratti di antiche navi mercantili o moderne imbarcazioni da guerra, questi tesori sommersi catturano l’immaginazione di archeologi, storici e appassionati di misteri.
Alcuni dei ritrovamenti più famosi includono il Titanic, adagiato nell’Oceano Atlantico dal 1912, e la nave vichinga di Roskilde, scoperta in Danimarca.
Non mancano, però, scoperte che sollevano interrogativi inquietanti. Relitti carichi di oggetti di valore, lingotti d’oro o addirittura armi, raccontano storie di guerre, pirateria o commerci clandestini.
Ogni relitto trovato è una capsula del tempo, intrappolata nel silenzio dell’acqua. Mentre alcuni di questi vengono recuperati e restaurati, altri restano sul fondo, protetti dalle correnti e dalla natura, come monumenti sommersi che custodiscono segreti ancora da svelare.
Un tesoro sommerso
Poco prima che il 2024 si concludesse, l’archeologo marino Alexandre Monteiro ha fatto una dichiarazione che ha catturato l’attenzione di studiosi e sognatori: ha individuato il punto esatto dove giace un antico relitto spagnolo, potenzialmente carico di tesori. Il nome della nave è già evocativo, “Nossa Senhora do Rosário”, e si ritiene che trasportasse ricchezze provenienti dal Sud e Centro America, ai tempi della colonizzazione spagnola. Monteiro, armato di vecchi documenti e di una passione quasi maniacale per la storia, ha ricostruito la storia di questo bastimento con una precisione impressionante.
Secondo i suoi studi, il relitto potrebbe nascondere oltre 22 tonnellate d’oro. Ora, immagina la scena: un’enorme quantità di oro sommerso in fondo all’oceano, avvolto nel mistero da secoli. Tuttavia, non è così semplice. La nave si trova a una profondità notevole, rendendo l’accesso incredibilmente complicato. E non è finita qui: Monteiro ha identificato anche la posizione di altre 8619 navi affondate, di cui ben 250 potrebbero contenere tesori. Insomma, un vero e proprio “El Dorado” subacqueo.
Un patrimonio da proteggere
La passione di Monteiro per questa storia emerge chiaramente dai dettagli che ha scoperto. Non solo sa tutto sull’equipaggio della Nossa Senhora do Rosário, ma è arrivato persino a conoscere il nome della madre del capitano! Il suo lavoro è una testimonianza di quanto il passato possa ancora parlarci, se solo si hanno gli strumenti e la pazienza per ascoltarlo. Tuttavia, Monteiro lancia un monito: non esiste ancora un piano concreto per proteggere questi tesori sommersi, che rischiano di finire nelle mani sbagliate.
E non parliamo solo delle acque portoghesi. Anche i mari italiani nascondono segreti. Per esempio, nelle acque siciliane è stata scoperta un’altra nave piena di “misteri” e ricchezze. Questi relitti non sono solo scrigni di tesori materiali, ma rappresentano pezzi fondamentali della nostra storia. Forse è giunto il momento che i governi e le istituzioni inizino a prendere sul serio la protezione di questo patrimonio.