Erosione costiera, tutto il nostro paese è a rischio | Qui il mare è arrivato sulla statale

Strada e mare (Depositphotos foto)

Strada e mare (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Il mare avanza e mette in pericolo spiagge, strade e comunità: l’erosione costiera è una sfida urgente per tutto il Paese.

L’Italia è un paese che vive un legame unico con il mare. Le sue coste non sono solo un tratto distintivo del paesaggio, ma rappresentano anche una risorsa vitale, economica e culturale. Pensate alle spiagge affollate d’estate, ai borghi marinari che sembrano usciti da una cartolina. Sono una parte di noi, del nostro modo di vivere e sognare. Ma non tutto fila liscio.

In molte zone, infatti, il mare sta prendendo sempre più spazio. L’erosione delle coste non è certo una novità, ma sta diventando un problema più grande e visibile di anno in anno. E non si tratta solo di un fenomeno naturale: il modo in cui gestiamo il territorio, i fiumi, e persino le costruzioni lungo la costa, ci sta mettendo del suo. La situazione si complica, insomma, e rischiamo di perdere non solo metri di spiaggia, ma pezzi importanti del nostro paese.

Gli esperti lo dicono da anni: mareggiate più frequenti, cambiamenti climatici e l’innalzamento del livello del mare stanno accelerando questo processo. Se poi ci mettiamo i fiumi che non portano più abbastanza sedimenti verso il mare, il quadro si fa chiaro. Meno sabbia, più erosione. Semplice, no? Ma le conseguenze sono tutt’altro che semplici: si rischia di compromettere intere economie locali e le vite di chi vive vicino alla costa.

Il problema, però, sembra quasi invisibile agli occhi di molti. Magari ne parliamo dopo una tempesta, quando vediamo in TV spiagge distrutte o strade allagate, ma poi? Passa tutto in secondo piano. Eppure, le coste non sono infinite, e se non facciamo qualcosa, il mare continuerà a mangiare terra. Il rischio è enorme, per l’ambiente ma anche per le persone che vivono e lavorano su questi litorali.

Azioni regionali per salvare le coste

C’è una regione che, anche se piccola, ha un litorale bellissimo in cui il problema si sente forte e chiaro. Lì il mare sta davvero diventando un vicino scomodo, e in certi punti ha già raggiunto strade e strutture importanti, come la Statale 16. E parliamo di un’arteria fondamentale per il traffico e la connessione tra città costiere. Insomma, non proprio un dettaglio.

Per fronteggiare questa emergenza, sono partiti diversi lavori negli ultimi anni. Tra le soluzioni ci sono le barriere frangiflutti, che servono a spezzare la forza delle onde, e i ripascimenti, cioè portare sabbia da altre zone per “ricostruire” le spiagge erose. Certo, non sono soluzioni definitive, ma almeno servono a rallentare un po’ l’avanzata del mare. Questi interventi sono stati resi possibili anche grazie a fondi europei, come quelli del FSC e del FESR.

Erosione costiera (Depositphotos foto)
Erosione costiera (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

La situazione critica

E’ in Molise che la situazione diventa davvero allarmante. Lì, il mare non si sta limitando a rosicchiare un po’ di sabbia: in certi punti, come Montenero di Bisaccia o Petacciato, si sta avvicinando pericolosamente alle infrastrutture. In alcuni tratti, la spiaggia è scomparsa quasi del tutto, lasciando solo una striscia di terra sottile. È un’immagine che fa riflettere, no?

E non parliamo solo di paesaggi che cambiano. L’erosione qui mette in difficoltà anche il turismo e le attività economiche della zona. Spiagge sempre più piccole significano meno visitatori, e meno visitatori significano meno entrate per gli operatori turistici. È un circolo vizioso difficile da interrompere. Gli interventi ci sono, è vero, ma il mare non aspetta: continua a spingersi avanti, e il tempo per reagire sembra sempre più stretto.