Balene, è sempre più raro avvistarle con i propri cuccioli | La mano dell’uomo colpisce ancora: “Sono stressate”
Le balene in compagnia dei loro cuccioli: una presenza sempre più rara da avvistare nei nostri oceani, ecco perché.
Le balene sono tra le creature più affascinanti che abitano i mari. Enormi, eleganti, quasi misteriose, rappresentano un simbolo di forza ma anche di fragilità. Eppure, nonostante il loro ruolo cruciale negli ecosistemi marini, continuano a essere vittime di un rapporto complicato con l’uomo. Un rapporto fatto di sfruttamento, minacce e, solo di recente, tentativi di protezione.
Pensare di avvistarne una in natura è, oggi, un vero colpo di fortuna. Non parliamo poi di vederle insieme ai loro piccoli. Questo spettacolo, che un tempo era più comune, è diventato rarissimo. La colpa? Beh, inutile dirlo: buona parte del problema viene dalle attività umane. Il traffico marittimo, la pesca intensiva, l’inquinamento… tutto contribuisce a creare un ambiente sempre meno ospitale per questi giganti del mare.
Per di più, le balene non sono solo vittime dirette delle nostre azioni, ma subiscono anche gli effetti indiretti di un mare sempre più compromesso. Stress, ferite, difficoltà nel trovare cibo: tutti fattori che influiscono sulla loro salute e sulla loro capacità di riprodursi. E così, anno dopo anno, il numero di cuccioli si riduce.
Certo, il benessere delle balene è un problema enorme, ma non si tratta solo di loro. Quello che accade a questi animali è uno specchio di ciò che sta succedendo agli oceani e, più in generale, al nostro pianeta. Le balene sono, in un certo senso, le sentinelle del mare. Se loro soffrono, vuol dire che qualcosa non va.
Due balene e un avvistamento speciale
Ma ogni tanto arriva una buona notizia. Il 30 dicembre, al largo di Ponte Vedra Beach, in Florida, due balene madri sono state avvistate con i loro cuccioli. Sì, avete capito bene: non una, ma due! Le due femmine, chiamate Blackheart e Caterpillar, sono state riconosciute dagli esperti del Florida Fish and Wildlife Conservation Commission’s Research Institute. Un evento che, per quanto raro, ha portato un po’ di speranza.
Blackheart è diventata mamma per la seconda volta dopo ben 12 anni, mentre Caterpillar ha dato alla luce il suo primo cucciolo. Un risultato sorprendente, considerando che Caterpillar aveva subito una grave ferita anni fa, causata da una collisione con un’imbarcazione. Questo aveva fatto dubitare che potesse mai riprodursi. Ma eccola lì, in acqua, insieme al suo piccolo.
Una specie sotto stress
Certo, non tutto è rose e fiori. Anche se questo avvistamento è una bella notizia, i numeri restano preoccupanti. Le balene franche, la specie a cui appartengono Blackheart e Caterpillar, sono in pericolo critico: ne rimangono solo circa 370 esemplari in natura. E poi c’è il problema del calo delle nascite. Un tempo le femmine partorivano ogni tre anni, ma ora ci vogliono sette, a volte dieci anni tra un cucciolo e l’altro. Secondo la NOAA, questo è causato principalmente dallo stress.
Incidenti con le navi e intrappolamenti in attrezzi da pesca non solo feriscono fisicamente questi animali, ma compromettono anche la loro capacità di riprodursi. Insomma, la storia di Caterpillar e Blackheart è un piccolo segnale di speranza. Ma senza un cambio di rotta nelle nostre azioni, il futuro di queste incredibili creature resta tutt’altro che sicuro.