Turchia, anche il loro Governo corre ai ripari | Arrivano i nuovi sottomarini: tutte le nazioni sulla difensiva
Sono in arrivo i nuovi sottomarini, ma non è proprio un bel segnale. Anche la Turchia corre ai ripari e sulla difensiva.
I sottomarini rappresentano uno dei mezzi più pericolosi in ambito militare a causa della loro capacità di operare in modo furtivo.
La possibilità di navigare sott’acqua, spesso a grandi profondità, rende difficile la loro individuazione e monitoraggio. Questa invisibilità li rende strumenti ideali per operazioni di sorveglianza, attacchi e persino per il trasporto di armamenti nucleari.
La presenza di sottomarini, specialmente in aree geopoliticamente sensibili, può aumentare le tensioni internazionali. Una loro mossa non prevista o un incidente potrebbe essere interpretato come un atto ostile, scatenando una risposta militare.
Gli incidenti legati ai sottomarini sono particolarmente pericolosi per la loro natura discreta. Una collisione, una perdita di comunicazione o un malfunzionamento possono essere facilmente fraintesi come atti di aggressione.
Un progetto ambizioso
La Turchia ha ufficialmente dato il via al programma MILDEN, dedicato alla realizzazione di una nuova classe di sottomarini nazionali. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa a inizio gennaio 2025, e il primo passo concreto è stato il taglio delle prime lamiere presso l’arsenale navale di Golcuk, affacciato sul Mar di Marmara. Questo segna l’inizio di una nuova era per la Marina turca, che punta a sviluppare un sottomarino lungo 80 metri con un dislocamento di circa 2.700 tonnellate, più grande e tecnologicamente avanzato rispetto alla precedente classe REIS, di origine tedesca.
Il programma, iniziato nel 2012, è stato portato avanti da un team di esperti ingegneri e tecnici. Dopo oltre un decennio di sviluppo, il progetto è stato finalizzato nel 2024, integrando soluzioni innovative e tecnologie avanzate. I MILDEN saranno equipaggiati con un sistema AIP (Air-Independent Propulsion) a celle combustibili, che garantirà maggiore autonomia operativa, e utilizzeranno armamenti prodotti localmente, tra cui siluri pesanti AKYA e missili antinave ATAMCA.
Innovazione e strategia militare
Uno degli aspetti più interessanti del progetto MILDEN è l’integrazione di missili da crociera GEZGIN, ancora in fase di sviluppo, che potrebbero essere lanciati da tubi verticali posizionati dietro la falsatorre. Questo rappresenta un passo importante per incrementare la capacità offensiva dei sottomarini, rendendoli una risorsa strategica sia per operazioni navali che terrestri. Durante la presentazione del modello al salone SAHA 2024 di Istanbul, sono stati mostrati dettagli che evidenziano la flessibilità di utilizzo del MILDEN, come la possibilità di impiegare veicoli subacquei senza equipaggio (UUV).
Nonostante l’entusiasmo, alcuni aspetti restano ancora incerti. Ad esempio, non è stato ancora comunicato il numero esatto di esemplari che saranno costruiti, né una timeline precisa per la loro consegna, prevista comunque entro il prossimo decennio. Questi sottomarini rappresentano non solo un balzo tecnologico per la Marina turca, ma anche una dichiarazione di ambizioni geopolitiche in un’area, quella del Mediterraneo e del Mar Nero, sempre più centrale nelle dinamiche internazionali.