Navi assurde, questa sembra un’orca | Appare e scompare tra le onde: alla ricerca dei suoni dei fondali
La straordinaria nave che si inabissa e riemerge dalle acque: nuovi modelli assurdi nel mondo della navigazione marittima.
L’oceano è un mondo misterioso, spesso inaccessibile, che da secoli affascina scienziati e navigatori. Le navi sono da sempre strumenti essenziali per esplorare questi immensi spazi blu, ma alcune si distinguono per il loro design e la loro funzione, tanto da sembrare uscite da un film di fantascienza.
Il mare è, infatti, uno scenario ideale per mettere alla prova ingegneria e creatività, creando mezzi che sfidano le leggi della fisica.
Tra le imbarcazioni più particolari, ci sono quelle progettate per scopi scientifici, capaci di adattarsi alle sfide di un ambiente in continuo movimento.
Alcune possono immergersi parzialmente, altre sono costruite per resistere ai ghiacci polari, mentre altre ancora sembrano creature marine, mimetizzandosi nel loro habitat naturale. Ogni dettaglio di queste navi è concepito per raccogliere dati fondamentali e ampliare le nostre conoscenze sul pianeta.
Meraviglie tecnologiche per la ricerca
Nel tempo, la ricerca e l’innovazione hanno dato vita a meraviglie tecnologiche che sfidano il convenzionale. Questi mezzi straordinari non sono solo strumenti di studio, ma spesso diventano icone, simboli del progresso umano. È il caso delle navi camaleontiche, capaci di confondersi tra le onde, o di quelle che sfruttano il vento e le correnti per muoversi silenziosamente. Ogni progetto racconta una storia unica, fatta di ingegno e passione.
Tuttavia, non tutte le navi straordinarie riescono a sopravvivere all’usura del tempo. Molte, nonostante il loro valore, finiscono dimenticate o dismesse, perdendo la possibilità di continuare il loro contributo alla scienza. Ma quando una di queste meraviglie viene salvata, è un evento da celebrare, poiché significa dare nuova vita a una missione fondamentale.
Un gigante del mare che si ribalta
Tra queste creazioni uniche, la R/P FLIP (Floating Instrument Platform) è probabilmente una delle più sorprendenti. Questa straordinaria piattaforma, lunga 108 metri, è in grado di trasformarsi completamente: da orizzontale si ribalta in posizione verticale, immergendo fino a 90 metri del suo corpo nell’oceano. La sua particolare struttura è stata progettata per garantire una stabilità impareggiabile durante la raccolta di dati scientifici.
Dopo oltre 60 anni di servizio, la FLIP era stata destinata alla demolizione nell’agosto del 2023. Tuttavia, un audace intervento da parte della DEEP, un’azienda specializzata in habitat sottomarini, ha cambiato il destino della piattaforma. Rimorchiata attraverso il Canale di Panama e fino a un cantiere in Francia, la FLIP sarà modernizzata per tornare operativa. Grazie a questo salvataggio, la nave continuerà a contribuire alla ricerca oceanografica, studiando il comportamento dei suoni nelle profondità marine. Il suo ritorno è previsto per il 2026, segnando una nuova era per questa icona della scienza.