Isole, pian piano scompariranno tutte, anche quelle grandi | Se non si cambia rotta, la strada è segnata

Le isole sono destinate a scomparire? (Depositphotos)

Le isole sono destinate a scomparire?(Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Le isole dell’Oceano Pacifico sono esposte ad un grande rischio. I fenomeni atmosferici derivanti dal riscaldamento globale potrebbero portarle a scomparire

Il problema dell’aumento del livello dei mari è una tematica dinnanzi alla quale non si può restare immobili. La principale causa che si cela dietro a questo fenomeno è il riscaldamento globale, causato dal continuo riversamento di gas serra nell’atmosfera.

Ciò influisce direttamente sugli oceani e sui mari del globo, che assorbono il calore prodotto dai gas riscaldando innaturalmente le proprie acque. Ma probabilmente non si tratta nemmeno del risvolto peggiore, se consideriamo proprio l’innalzamento del limite delle masse.

Pensate che a partire dal 1880, dunque in circa 150 anni, il livello ha registrato un aumento complessivo pari a 20 cm. Negli ultimi decenni, invece, il limite del mare è aumentato di oltre 3 mm ogni anno, portando gli esperti ad indicare la possibilità di una crescita inevitabile che porterà al raggiungimento della soglia dei 30 cm nel giro dei prossimi 25 anni.

Come se non bastasse, questo fenomeno sta coincidente con calamità naturali sempre più pericolose, come uragani e tifoni. E’ sufficiente il minimo innalzamento del livello per causare effetti estremamente dannosi sugli habitat animali e sulla vita degli abitanti delle zone colpite, che possono andare incontro ad allagamenti ed alla contaminazione delle falde acquifere.

Qual è il rischio? Da cosa deriva?

Le stime sono a dir poco preoccupanti e ci indicano che nel corso di appena qualche decennio moltissime isole in tutto il mondo potrebbero essere definitivamente sommerse, a causa dell’innalzamento del livello degli oceani. Ad essere interessati direttamente sono i piccoli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico, che hanno già assistito in prima persona agli effetti deleteri del cambiamento climatico. Un team di esperti provenienti dalla NASA, che hanno coordinato il proprio lavoro con le principali università statunitensi, hanno sfruttato satelliti mediante i quali monitorare e prevedere quando e fino a dove potrà spingersi l’aumento del livello delle masse d’acqua.

Questo studio è stato possibile attraverso mappe ad alta risoluzione, che hanno permesso di individuare dall’alto le aree maggiormente inclini ad una catastrofica possibilità di allagamento. Lo studio tiene in conto dei numerosi fattori che potrebbero variare anche la probabilità delle stesse previsioni, tra i quali uno dei più determinanti è indubbiamente l’emissione di gas serra. Sono vari gli scenari previsti in relazione all’influenza che questo fenomeno potrà esercitare; alcuni sono più ottimistici, altri indicano danni irreparabili.

Isole sommerse (Depositphotos)
Isole sommerse (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Le zone più a rischio

Gli Stati insulari dell’Oceano Pacifico, come detto, sono le nazioni principalmente interessate da questo fenomeno. Parliamo nello specifico di Tuvalu, Kiribati e Fiji. Entro il 2050 il livello dell’acqua potrebbe salire di almeno 15 centimetri, il che causerebbe disagi incalcolabili nei territori interessati, a partire dal rischio costante di inondazione quando si verifica il fenomeno delle alte maree. Analizzando nello specifico caso per caso, Kiribati registrerà addirittura 65 eventi annuali e Tuvalu passerà rapidamente da meno di 5 ad oltre 25. Si tratta di stime annuali che ci aiutano a comprendere ancora maggiormente la gravità della situazione.

Ed è stata proprio la nota attivista climatica di Tuvalu, la venticinquenne Grace Malie, a tentare di far aprire gli occhi alla sua stessa popolazione per permettere di agire tempestivamente e salvaguardare il futuro degli abitantiche, abitando in prossimità della costa, sarebbero interamente colpiti dal verificarsi dei fenomeni sopracitati.