Surf, lo sport diventa terapia | Ha abbandonato tutti per aiutare i ragazzi: con la sua scuola nessuno si sente escluso

Persona che fa surf

Persona che fa surf (Pexels Foto) - www.marinecue.it

Il surf si trasforma in terapia: ha lasciato tutto per dedicarsi ai ragazzi e, grazie alla sua scuola, riesce a far sentire tutti speciali.

Il surf, ammettiamolo, ha qualcosa di magico. Non è solo uno sport, è un’esperienza che ti cambia. Il rumore delle onde, il sole sulla pelle, quella sensazione di libertà quando sei sulla tavola: tutto scompare, resti solo tu e il mare. È come se per un attimo il tempo si fermasse, e ti senti vivo come mai prima.

Non è sempre facile, certo. Ci vuole pazienza, devi imparare a leggere il mare, aspettare l’onda giusta, e a volte sbagli. Ma è proprio questo il bello. Ogni caduta ti insegna qualcosa, e quando finalmente prendi quell’onda, ti senti come se avessi vinto tutto. E non importa quanto sei bravo: il surf è una lezione continua, ti ricorda che non puoi controllare tutto, ma che puoi sempre provarci.

E poi c’è l’acqua, che ha un potere tutto suo. Ti rilassa, ti rigenera, ti fa sentire leggero. Forse è per questo che il surf sta diventando sempre più una terapia, un modo per affrontare problemi grandi o piccoli, un modo per ritrovare un po’ di pace. C’è chi lo usa per staccare dalla routine, chi per superare paure e chi, semplicemente, per sentirsi libero.

E sai qual è la cosa più bella? Che il surf è per tutti. Non importa chi sei, quanti anni hai o cosa hai affrontato nella vita: l’onda non fa distinzioni. Ed è proprio su questa idea che Andrea Alari ha costruito qualcosa di straordinario.

Il surf che abbraccia tutti

Andrea ha lasciato tutto per seguire il suo sogno: portare il surf a chiunque ne abbia bisogno. Con l’associazione «Surf for all» sta trasformando la sua passione in un progetto che cambia vite. Grazie all’adaptive surf, ragazzi con disabilità fisiche o cognitive possono provare l’emozione di cavalcare un’onda.

Non ci sono barriere, solo soluzioni: tavole adattate, istruttori preparati, volontari che mettono il cuore in ogni lezione. Per questi ragazzi, non si tratta solo di sport: è una possibilità di sentirsi parte di qualcosa di grande, di scoprire che possono fare molto più di quanto immaginavano.

Persona che fa surf
Persona che fa surf (Pexels Foto) – www.marinecue.it

Quando il surf diventa un rifugio

I benefici sono incredibili. Non parliamo solo di migliorare il fisico, ma di vedere i loro volti illuminarsi di gioia, di vederli credere in se stessi. È qualcosa che li segna, e che lascia un segno anche nelle loro famiglie. La felicità che portano a casa non si può descrivere.

Andrea sogna di portare questo progetto in tutta Italia, perché ogni ragazzo dovrebbe avere l’occasione di sentirsi libero, anche solo per un’onda. E sai cosa? Guardando l’entusiasmo con cui ci lavora, viene da pensare che ce la farà davvero.