Squali, incontri ravvicinati pericolosi | Se ne incontri uno tira dritto e non filmarlo: sono curiosi, ma un tuo movimento li infastidisce

Illustrazione artistica di alcuni squali (Depositphotos)

Illustrazione artistica di alcuni squali (Depositphotos FOTO) - www.marinecue.it

Incontrare uno squalo potrebbe essere pericoloso, soprattutto in certe particolari situazioni. meglio non fare nulla di avventato!

Gli incontri ravvicinati con gli squali sono eventi rari, spesso frutto di curiosità reciproca piuttosto che di aggressività da parte dell’animale. Gli squali, essenziali per l’ecosistema marino, raramente attaccano gli esseri umani, e la maggior parte degli incontri avviene senza incidenti. 

Le specie coinvolte negli incontri più noti includono il grande squalo bianco, lo squalo tigre e lo squalo toro. Questi predatori hanno sensi altamente sviluppati, come l’olfatto e la capacità di rilevare segnali elettrici, che li guidano verso prede o oggetti di interesse.

La confusione può derivare da attività umane come il nuoto o il surf, che creano stimoli simili a quelli prodotti dalle prede naturali degli squali. Gli esperti consigliano misure preventive per ridurre il rischio di incontri ravvicinati.

Evitare di entrare in acqua all’alba o al tramonto, non indossare oggetti luccicanti e stare lontano da banchi di pesci possono aiutare a minimizzare i rischi.

Come gestire l’incontro con uno squalo

Gli incontri ravvicinati con gli squali, seppur emozionanti, richiedono esperienza e prontezza di riflessi per garantire la sicurezza di tutti. Durante immersioni controllate, come quelle organizzate nelle Maldive presso il Fuvahmulah Central Dive Center, le guide subacquee professionali giocano un ruolo fondamentale. Il loro compito è mantenere il controllo della situazione, assicurandosi che il comportamento dei sub non provochi reazioni indesiderate da parte dei predatori marini.

Uno degli episodi più recenti ha visto un turista trovarsi faccia a faccia con una femmina di squalo tigre. L’animale si è avvicinato con curiosità, portando il sub di sicurezza a intervenire. Con una tecnica specializzata, nota come reindirizzamento, la guida ha effettuato un contatto fisico con lo squalo per allontanarlo delicatamente. Questo gesto, studiato e preciso, sembrava essere fondamentale per calmare l’animale e ripristinare la serenità tra i sub immersi e il predatore.

Illustrazione di uno squalo tigre (Wikipedia Albert kok)
Illustrazione di uno squalo tigre (Wikipedia Albert kok FOTO) – www.marinecue.it

La verità dietro l’intervento

L’intervento del sub di sicurezza, sebbene apparisse come una manovra necessaria, ha in realtà rivelato una verità meno drammatica. Gli squali tigre, così come altre specie, sono naturalmente curiosi piuttosto che aggressivi. L’apparente necessità di “reindirizzare” l’animale non era altro che una precauzione per tranquillizzare i subacquei presenti, dato che i movimenti calmi non disturbano lo squalo. Gli unici comportamenti che possono scatenare reazioni sono quelli improvvisi e dettati dalla paura, come gesti repentini o bruschi.

Il centro immersioni ha sottolineato l’importanza di mantenere la calma in queste situazioni e rispettare l’habitat degli squali. Non esiste, infatti, una vera tecnica che “infastidisce” gli squali: ciò che conta è evitare di trasmettere agitazione. Questo episodio dimostra quanto sia fondamentale una guida esperta per trasformare un incontro apparentemente pericoloso in un’opportunità unica per osservare da vicino questi magnifici animali nel loro ambiente naturale.