L’iceberg non balla più | Ha deciso di suicidarsi: è scappato via ed ora è alla deriva

Illustrazione di un iceberg (Pixabay)

Illustrazione di un iceberg (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Forse abbiamo una cattiva notizia su quest’iceberg. Non sembra più ballare, o meglio ormai sta andando via.

Gli iceberg sono grandi blocchi di ghiaccio che si staccano dalle piattaforme glaciali o dai ghiacciai terrestri e galleggiano negli oceani.

Formati da neve compressa accumulata per millenni, gli iceberg possono raggiungere dimensioni impressionanti, con solo una piccola parte visibile sopra la superficie dell’acqua, mentre il restante 90% è sommerso.

Questi colossi si formano principalmente nelle regioni polari, come l’Antartide e la Groenlandia, e viaggiano seguendo le correnti oceaniche. Gli iceberg possono avere un ciclo di vita che va da pochi mesi a diversi anni, a seconda delle dimensioni, delle condizioni climatiche e della temperatura dell’acqua.

Gli iceberg rappresentano un rischio per la navigazione. Storicamente, il più famoso incidente è stato l’affondamento del Titanic nel 1912, causato da una collisione con un iceberg nell’Atlantico settentrionale.

Un gigante di ghiaccio in movimento

L’iceberg A-23A, il più grande al mondo, è un colosso di oltre 3.000 chilometri quadrati, pari all’intera Valle d’Aosta. Questo enorme blocco di ghiaccio si è staccato dalla piattaforma glaciale Filchner-Ronne, nel mare di Weddell, nel 1986, come uno dei tre iceberg generati da quel distacco. Per oltre 34 anni, A-23A è rimasto relativamente fermo, fino a quando ha iniziato un movimento più marcato, attirando l’attenzione della comunità scientifica.

Negli ultimi mesi, l’iceberg ha vissuto una fase critica, rimanendo intrappolato in una corrente vicino alle isole Orcadi Meridionali, a circa 600 chilometri a nord-est della Penisola Antartica. Questo stallo lo ha portato a girare su se stesso, sollevando preoccupazioni per un possibile rapido scioglimento. Ora, grazie al ripristino del suo movimento sospinto dalla corrente circumpolare antartica, A-23A è tornato a derivare verso l’oceano aperto.

Illustrazione dell'iceberg A-23A (British Antarctic Survey FOTO) -
Illustrazione dell’iceberg A-23A (British Antarctic Survey FOTO) – www.marinecue.it

Le implicazioni ambientali

Secondo i ricercatori del British Antarctic Survey, A-23A sta dirigendosi verso la regione dell’isola della Georgia del Sud. In quest’area, caratterizzata da acque più calde, l’iceberg inizierà a frammentarsi in blocchi più piccoli fino al suo scioglimento completo. Questo processo, pur essendo parte del ciclo naturale degli iceberg, avrà un impatto sull’ecosistema marino circostante, alterando la salinità e le correnti locali.

Durante la sua fase di blocco, lo scioglimento accelerato rappresentava un rischio per la stabilità dell’ecosistema nelle acque antartiche, apportando quantità significative di acqua dolce. La continua frammentazione e il rilascio graduale di ghiaccio freddo e dolce nei mari dell’Atlantico meridionale potrebbero influenzare gli equilibri oceanici, offrendo una rara opportunità di studio per comprendere meglio i cambiamenti climatici e il loro impatto sugli ecosistemi marini globali.