Legambiente, polemiche per il parco eolico in mare | Si sta perdendo solo tempo prezioso per salvare il salvabile
Ci sono moltissime polemiche su questo nuovo parco eolico offshore. Ma il tempo che si sta perdendo è molto prezioso.
Le pale eoliche offshore rappresentano una delle soluzioni più promettenti per la produzione di energia rinnovabile. Installate in mare aperto, sfruttano i venti più costanti e intensi rispetto a quelli terrestri, garantendo una maggiore efficienza energetica.
L’energia eolica marina offre vantaggi significativi. È una fonte pulita e abbondante che riduce la dipendenza dai combustibili fossili e contribuisce alla decarbonizzazione.
Tuttavia, la costruzione e il mantenimento delle turbine offshore presentano sfide tecniche e costi elevati, sebbene l’innovazione stia progressivamente abbassando tali barriere.
L’impatto ambientale è un aspetto cruciale. Sebbene le turbine offshore riducano le emissioni di carbonio, possono influenzare gli ecosistemi marini locali durante la costruzione e l’operatività.
Le critiche di Legambiente
Legambiente ha recentemente criticato l’associazione Visit Riccione per una campagna contro il progetto di un parco eolico al largo della costa riminese. La campagna, che ha coinvolto cittadini attraverso un’azione di “mail-bombing” indirizzata a ministeri, soprintendenze e comuni, richiedeva una verifica dei vincoli posti durante la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Sebbene l’obiettivo dichiarato fosse il rispetto delle normative, Legambiente ha definito l’iniziativa eccessiva e allarmistica.
Secondo l’associazione ambientalista, queste azioni rischiano di rallentare la transizione ecologica generando nei cittadini un senso di preoccupazione ingiustificata. In particolare, Legambiente ha sottolineato che campagne di questo tipo rafforzano il pregiudizio secondo cui gli impianti eolici compromettano automaticamente il paesaggio, senza considerare i benefici ambientali a lungo termine.
La necessità di un cambiamento culturale
Legambiente ha messo in evidenza che il paesaggio della costa riminese convive già da decenni con piattaforme petrolifere, simbolo di un sistema economico dannoso e ad alto impatto climatico. Queste strutture hanno causato danni significativi all’ambiente, ben più gravi rispetto agli effetti di impianti eolici e fotovoltaici, che rappresentano una soluzione concreta per affrontare la crisi climatica.
L’associazione invita a promuovere un cambiamento culturale per sensibilizzare i cittadini sull’importanza degli impianti rinnovabili. In un contesto di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, Legambiente sottolinea che interventi come i parchi eolici sono fondamentali per evitare impatti ben più devastanti. Modificare il paesaggio per integrare infrastrutture sostenibili è un prezzo necessario per garantire un futuro resiliente e a basse emissioni di carbonio. Insomma, il problema non sussiste, e non c’è alcun bisogno di alimentare alcun tipo di paura.