Superstizioni e rituali del poker

Introduzione

Abilità e fortuna, fato e scaramanzia: il gioco del poker immerge gli appassionati in un mondo variegato e antico che ancora oggi non smette di stupire. In questo universo si fanno spazio anche alcuni comportamenti molto singolari, ricche curiosità e dei rituali che hanno tutto il sapore della superstizione. Tra talismani e rituali, questo gioco si fa ogni giorno sempre più affascinante.

Il poker e le superstizioni

La superstizione è la poesia della vita, diceva Goethe ed allora il poker è il gioco più poetico per eccellenza. Non solo i giocatori ne amano i rituali ma spesso diventano anche un vero e proprio biglietto da visita, qualcosa senza il quale nessuno sarebbe disposto di sedere al tavolo.

Si tratta di riti e gesti scaramantici che, addirittura, molti giocatori fanno dietro uno schermo, quando giocano a poker online.

Del resto, oggi il poker si gioca principalmente in maniera virtuale e non stupisce che anche da dietro uno schermo i giocatori continuino a mantenere le loro abitudini in termini di scaramanzia. Dall’utilizzo di portafortuna, alla scelta del posto a sedere, fino a dei veri e propri riti prima di ogni partita, molti giocatori sono convinti che essere superstiziosi possa fare bene all’andamento del gioco.

Si affidano infatti a degli oggetti porta fortuna ma anche a delle abitudini come quei giocatori che usano gli stessi indumenti di una vittoria importante, tutte le volte che si augurano di bissare.

Un’altra consuetudine tra i giocatori sembra essere quella legata all’utilizzo di alcune protezioni per le carte. Queste non solo hanno uno scopo più pratico, spesso si rivelano essere delle vere e proprie abitudini per portarsi fortuna. Si tratta di scelte che non ricadono solo sui neofiti, anzi, tantissimi giocatori professionisti solitamente mettono sul tavolo gli oggetti più stravaganti.

Jhonny Chan, ad esempio, portava con sé una grossa arancia, Greg Raymer dei fossili e Brenes uno squalo, per dimostrare agli avversari che si tratta di un vero predatore del mare.

Riti e psicologia: tra abitudine e casualità.

Nonostante il poker oggi sia un gioco molto evoluto, anche grazie al poker online che permette di giocare in qualsiasi momento, questa ritualità legata all’ambito della superstizione continua a permanere specialmente in Italia, un paese superstizioso per antonomasia. Nonostante la natura un po’ bizzarra di queste metodologie usate per invocare la dea bendata, le ragioni di tali scelte sono in verità di tipo psicologico ed antropologico. Per gli uomini, da sempre, adottare questi riti significa in qualche modo avere ancora il potere su quanto sta accadendo e che potrebbe sfuggire al controllo.

Così nel poker, in cui comunque la fortuna gioca la sua parte e ciascun giocatore vorrebbe tenere ogni cosa sotto il controllo della propria mente. La cosa più sorprendente è che, nonostante nessuna evidenza scientifica dimostri che ci sia una vera connessione tra queste ritualità e la fortuna, essi hanno comunque una grande importanza per i giocatori, perfino per quelli professionisti. Ma forse una ragione c’è ed è legata alla possibilità di giocare in maniera più tranquilla sentendosi comunque al comando della situazione.

Se ci si affida a questi talismani magici, si affronta il gioco con la certezza di una protezione e questo potrebbe portare a fare delle scelte diverse capaci di ribaltare le partite.

La superstizione come motore della psicologia

L’America e l’Europa possono vantare una profonda tradizione legata alla superstizione e oggi molti studiosi sono concordi nel dire che a sorreggere questo modo di fare è senza dubbio una sorta di effetto placebo legato alla ritualità con cui ci affidiamo e sfidiamo la sorte.

In questo modo ci si sente protetti da un certo controllo, da un senso di sicurezza e fiducia che alla fine apportano dei reali benefici alla nostra mente.

Del resto, credere che ogni cosa possa essere sotto il nostro controllo è quanto di più rassicurante possa esistere. Per questo i giocatori di poker si affidano alla scaramanzia, in questo modo, chiunque sieda al tavolo diventa meno temibile di quanto si creda.

Conclusioni

E’ sicuramente affascinante constatare come in un gioco evoluto come il poker, sopravvivano ancora dei rituali legati alla superstizione. Questo però lo si spiega con i risvolti psicologici che questi riti hanno sulle nostre vite: ci convincono di essere in grado di controllare anche l’incontrollabile e di vivere con un senso di sicurezza che altrimenti mancherebbe. Non ci sono evidenze scientifiche sul fatto che abbiano un impatto sull’andamento del gioco ma i giocatori se ne convincono e giocano con un senso di sicurezza diverso, sfidando la sorte in ogni sua sfaccettatura. Se applicate alle giuste strategie, con una tecnica affinata, anche le superstizioni possono avere il loro peso perfino nella partita più complessa. E se lo fanno i grandi giocatori di poker professionisti, perché non dovresti farlo tu?