Orche, sono tra i più intelligenti al mondo | Studiano e apprendono: hanno capito come far fuori un loro pericoloso nemico

Orca

Orca in acqua (Pexels Doto) - www.marinecue.it

Orche, un comportamento strano sorprende gli scienziati. Cosa è successo e cosa ha lasciato gli scienziati senza parole?

Le orche allo stato brado vivono in gruppi sociali, chiamati pod, e percorrono grandi distanze negli oceani. Cacciano con strategie sofisticate e sviluppano comportamenti culturali trasmessi tra generazioni.

Le orche nei parchi marini, invece, vivono in spazi limitati che non replicano il loro ambiente naturale. La mancanza di stimoli, il confinamento e l’isolamento dai loro gruppi possono causare stress e comportamenti anomali.

La differenza sta nella qualità della vita e nel comportamento. Le orche allo stato brado seguono i loro ritmi naturali, migrano e cacciano liberamente, mentre nei parchi sono limitate nelle attività quotidiane.

Un comportamento strano evidenziato in natura ha lasciato gli scienziati senza parole. Quali sono le caratteristiche che hanno lasciato gli scienziati di stucco e qual è la conclusione a cui sono arrivati? Scoprilo ora!

Perché si studiano le orche

Le ricerche sulle orche servono per comprendere meglio il comportamento e l’intelligenza di questi straordinari predatori. Le orche sono tra i mammiferi marini più sofisticati, con strutture sociali complesse e tecniche di caccia uniche che variano in base alla regione. Studiare il loro comportamento, come le strategie di caccia o l’apprendimento culturale, permette di acquisire informazioni sulla loro capacità di adattamento agli ambienti marini.

Questo aiuta anche a identificare nuove specie ecotipiche che si specializzano su alcune prede specifiche, come squali e mammiferi marini. Le orche sono indicatori sensibili dei cambiamenti nell’ambiente, come l’inquinamento, la scarsità di cibo e il cambiamento climatico. Gli scienziati possono rilevare così problemi ambientali e far intervenire le autorità.

Orca
Orca che getta acqua (Pexels Foto) – www.marinecue.it

Cosa è successo

Nel Golfo di California, un gruppo di orche mostra capacità di caccia sofisticate, perché riesce ad abbattere il più grande pesce degli oceani: lo squalo balena. Queste orche, guidate da un maschio chiamato Moctezuma, hanno dimostrato una strategia precisa e coordinata. Durante quattro attacchi osservati, le orche colpiscono lo squalo con la testa per stordirlo, lo capovolgono e si concentrano sull’addome.

Questo comportamento ricorda quello delle orche che cacciano squali bianchi in Sudafrica, ma nel Golfo di California appare come una specializzazione unica. Le orche di questa regione sono già note per la loro abilità nel cacciare un’ampia gamma di prede, come mammiferi marini e tartarughe. Questo gruppo sembra essersi specializzato nella caccia agli elasmobranchi, una categoria che comprende squali e razze. La notizia arriva da Everyeye.