“Far conoscere e salvare gli ecosistemi” | Questo è l’obiettivo di un’intera famiglia che vive in mare tutto l’anno
Quanti sognano di mollare tutto e vivere in mare? Per questa famiglia non è solo una realtà, ma una vera e propria missione.
Esistono persone che sentono il mare come casa, un luogo dove ogni onda racconta una storia e ogni immersione apre nuovi mondi. Vivere in mezzo al mare vuol dire osservare ogni giorno i fragili equilibri di ecosistemi spettacolari, ma anche vulnerabili.
Gli oceani sono vasti, misteriosi e pieni di segreti. Sotto la superficie si nasconde una biodiversità che lascia a bocca aperta, ma purtroppo anche minacciata. Ogni tuffo sott’acqua rivela specie che sembrano uscite da un altro pianeta e panorami che fanno dimenticare il mondo in superficie. Eppure, questa bellezza è in pericolo.
Chi esplora gli abissi lo sa: non si tratta solo di un’avventura mozzafiato. Ogni esplorazione è una missione con un peso importante: far sapere al mondo cosa c’è là sotto. Il mare non è una frontiera da conquistare, è un patrimonio da salvaguardare. Non basta ammirarlo, bisogna agire per proteggerlo, perché è fondamentale per la sopravvivenza di tutto il pianeta.
Ma come sarebbe vivere davvero sempre sull’acqua? Non una vacanza di qualche settimana, ma una vita intera tra onde e fondali? È una scelta che implica coraggio e dedizione totale. Vivere sul mare non è solo una questione di passione, ma un impegno concreto per il futuro. E quando questo impegno diventa una missione di famiglia, c’è qualcosa di magico e allo stesso tempo incredibilmente serio.
La passione che crea legami
Ci sono persone che scelgono di legare la propria vita al mare per sempre. Per loro, l’acqua non è solo uno sfondo per le vacanze, ma una compagna quotidiana che insegna e sfida. Ogni giorno sul mare è una nuova lezione di rispetto per la natura e di adattamento alle sue regole. Il mare sa essere severo e gentile insieme, una combinazione che forma e tempra chiunque scelga di viverlo a fondo.
Tra queste persone ci sono Ghislain ed Emmanuelle Bardout. Non sono solo esploratori degli oceani, ma anche genitori avventurosi che hanno trasformato il mare in una vera e propria casa per i loro figli, Tom e Robin. Da anni vivono su uno yacht di 18 metri, la loro “casa galleggiante”. Quando non sono in mezzo al mare, si fermano a Concarneau, una tranquilla cittadina costiera della Bretagna. Ma è tra i ghiacci dell’Artico e le barriere coralline che trovano davvero la loro dimensione.
Esplorare per proteggere il futuro
L’obiettivo di questa famiglia non è semplicemente vedere posti incredibili. No, il loro vero scopo è documentare ciò che si nasconde negli abissi. Le loro immersioni, che possono durare anche sei ore, portano alla luce panorami e creature che pochi hanno visto. E tutto questo per un motivo preciso: far capire a tutti quanto sia importante proteggere questi ecosistemi.
Ghislain ed Emmanuelle lo dicono chiaramente: “Dobbiamo fare qualcosa per l’ambiente, per le prossime generazioni”. Attraverso le loro spedizioni con Under The Pole, mostrano al mondo ciò che rischia di scomparire se non si interviene. Ogni avventura è una testimonianza, un invito a rispettare e preservare il nostro mare.