Trasporti marittimi, dopo i dazi dell’Europa, l’azienda automobilistica cinese si mette in proprio | Arrivano le sue navi cargo
Trasporti marittimi, quali sono i problemi tra la Cina e l’Unione Europea? Ecco cosa devi sapere ora sulle navi cargo!
L’Unione Europea ha imposto tariffe elevate sui veicoli cinesi. L’accusa al governo cinese è quella di sovvenzionare le aziende. Così si potrebbero creare le condizioni per la concorrenza sleale, soprattutto nel mercato dell’auto.
In risposta, la Cina ha espresso preoccupazione, così descrive le tariffe come un ostacolo al libero scambio. Queste tensioni rischiano di intensificarsi, con impatti su diversi settori. Le aziende cinesi, come BYD, stanno adottando strategie innovative, come la costruzione di fabbriche in Europa per aggirare i dazi.
La disputa riflette la crescente competizione economica tra Cina ed Europa per la leadership nei settori emergenti, come le auto elettriche. Mentre l’UE cerca di proteggere il proprio mercato interno, la Cina punta su innovazione e logistica per espandersi.
Ora la questione coinvolge anche le navi per il commercio marittimo, le cosiddette navi cargo, ma in che modo? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa novità che arriva dal commercio marittimo.
Come funzionano i trasporti in mare
I trasporti marittimi consentono lo scambio di merci su larga scala tra continenti. Circa l’80% del commercio mondiale arriva con rotte marittime, grazie alla capacità delle navi cargo di trasportare grandi volumi di prodotti, dalle materie prime ai beni finiti. Questo settore offre un’alternativa più economica rispetto ad altri metodi di trasporto, come l’aereo.
I trasporti in mare devono fare i conti con l’impatto ambientale legato alle emissioni delle navi e ai rischi di inquinamento marino. Eventi climatici estremi e tensioni geopolitiche possono influenzare le rotte e il commercio internazionale. Innovazioni come l’adozione di combustibili alternativi, come il gas naturale liquefatto (GNL) e le tecnologie per l’efficienza energetica, stanno trasformando il settore verso una maggiore sostenibilità. Cosa sta succedendo ora?
Cosa sta succedendo?
BYD sta accelerando la sua espansione in Europa con l’introduzione della sua seconda nave cargo, la Changzhou, capace di trasportare fino a 5.000 auto elettriche per viaggio. In risposta alle elevate tariffe imposte dall’Unione Europea sui veicoli cinesi, BYD ha scelto di investire in una flotta di navi dedicate per ottimizzare i costi. Oltre alla Changzhou, la compagnia dispone già della nave Hefei e prevede di noleggiare altre sette navi nei prossimi due anni.
BYD sta ampliando le sue capacità produttive nel mercato europeo. La costruzione della prima fabbrica in Ungheria è in pieno sviluppo. Nei prossimi due anni, un secondo stabilimento in Turchia completerà l’espansione industriale del marchio nel continente. Anche se le vendite europee non hanno ancora raggiunto le previsioni iniziali, BYD registra oltre 30.000 auto vendute all’estero nell’ultimo mese. La notizia arriva da Auto Everyeye.