Surfisti, il loro paradiso si trova in Italia | Altro che mete esotiche: qui ci sono le onde giuste
Se stai pensando a delle onde gigantesche da cavalcare con la tavola da surf, non penseresti mai all’Italia. Eppure, anche qui le trovi.
Il surf è uno sport acquatico che consiste nel cavalcare le onde oceaniche su una tavola. Le origini di questa pratica risalgono alle antiche civiltà polinesiane, ma nel tempo si è evoluto fino a diventare uno sport competitivo globale.
Oggi il surf è popolare in molte parti del mondo, specialmente nelle regioni costiere con onde adatte, come le Hawaii, la California e l’Australia.
Il surf richiede forza, resistenza e coordinazione, e i surfisti devono padroneggiare il movimento di remare sulla tavola, mantenendo l’equilibrio mentre si preparano a intercettare le onde.
Una volta che la tavola prende velocità sulla cresta dell’onda, il surfista esegue manovre come curve, salti e rotazioni per sfruttare al meglio la potenza dell’onda.
Un evento straordinario
Mercoledì 22 novembre 2024, Levanto, in Liguria, ha assistito a una delle mareggiate più impressionanti mai registrate nel Mediterraneo. Le onde gigantesche, alimentate da condizioni atmosferiche ideali, hanno creato un palcoscenico perfetto per il surf. La combinazione di vento offshore e onde enormi ha permesso ai surfisti di affrontare un’esperienza unica e irripetibile. I racconti di chi ha vissuto questa giornata evidenziano una situazione mai vista prima, con onde di 7,80 metri, simili a quella delle onde oceaniche più famose.
Le condizioni, però, non sono state prive di pericoli. Surfare onde così grandi in un contesto come quello italiano comporta numerosi rischi. La mancanza di attrezzature di supporto come moto d’acqua o giubbotti di salvataggio aumenta la difficoltà, e le onde ravvicinate possono rendere difficile il recupero, soprattutto in un ambiente di tipo beach break. Nonostante le sfide, i surfisti hanno considerato questa giornata come un’occasione unica, paragonabile alle migliori località di big wave del mondo, come Nazaré in Portogallo.
L’esperienza dei surfisti
Federico Nesti, uno dei protagonisti di questa epica giornata, ha descritto la mareggiata come un “regalo di arrivederci” prima del suo rientro in Messico. Nesti ha sottolineato la bellezza e la potenza dell’onda, comparabile a quella delle migliori località oceaniche. Con una boa che segnava 7,80 metri e un periodo di 11 secondi, l’esperienza è stata non solo unica, ma anche utile come allenamento in vista delle competizioni future. Per il 2025, Nesti ha l’ambizione di tornare al mondo delle gare e tentare di qualificarsi per il campionato mondiale WSL.
Giovanni Evangelisti, pur avendo surfato onde giganti in altre località, ha riconosciuto Levanto come il luogo dove ha visto le onde più grandi in Italia, paragonabili a quelle oceaniche. La sua esperienza, però, è stata mitigata dalla consapevolezza dei rischi e delle difficoltà tecniche: la mancanza di canali, l’assenza di punti di riferimento e la vicinanza della mareggiata alla costa hanno aumentato la pericolosità della situazione.