Marina Militare, identificata la causa del naufragio | Un membro manovrava manualmente la nave col pilota automatico inserito

Nave marina

Nave della Marina Neozelandese Manawanui (screenshot Wion/YouTube) - www.marinecue.it

Un naufragio che arriva per un errore umano: cosa è successo e quali sono state le conseguenze per l’equipaggio?

Gli errori umani in mare possono derivare da decisioni sbagliate durante la navigazione. Distrazioni, interpretazioni errate delle mappe nautiche o mancate verifiche delle rotte possono portare a collisioni o incagli.

Malfunzionamenti del pilota automatico o errori di programmazione possono passare inosservati se l’equipaggio non monitora il funzionamento. Affidarsi troppo ai sistemi automatizzati può causare gravi incidenti.

Ordini confusi, informazioni non condivise o incomprensioni linguistiche possono compromettere le operazioni in situazioni di emergenza dove la rapidità di intervento. Anche una scarsa comunicazione è un problema in mare.

Un errore può fare la differenza in mare. Un caso accaduto negli ultimi tempi ha causato un naufragio. Ecco dove è successo e come sta ora l’equipaggio che era al bordo al momento dell’incidente in mare.

Cosa è successo

Il 5 ottobre 2024, la nave della marina neozelandese HMNZS Manawanui si è incagliata su una scogliera al largo dell’isola di Upolu, nelle Samoa, durante una missione di rilevamento. L’incidente ha causato un incendio a bordo, portando all’evacuazione dei 75 membri dell’equipaggio. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma la nave è affondata il giorno successivo.

Un’inchiesta militare ha rivelato che l’incidente è stato causato da una serie di errori umani. L’equipaggio non si è accorto che il pilota automatico era ancora attivo, così ha interpretato erroneamente la mancata risposta della nave ai comandi come un guasto al sistema di propulsione. Questo ha portato la nave a mantenere la rotta verso la scogliera senza interventi correttivi.

Nave Marina neozelandese
Nave della Marina Neozelandese Manawanui (screenshot Wion/YouTube) – www.marinecue.it

La scoperta

Il contrammiraglio Garin Golding, capo della marina neozelandese, ha riconosciuto la gravità dell’incidente: è la prima perdita di una nave militare del paese dalla Seconda Guerra Mondiale. Ha evidenziato l’importanza di migliorare la formazione e la supervisione per prevenire futuri incidenti simili. L’inchiesta ha fatto luce sull’accaduto e per fortuna la nave, di stampo militare, non aveva passeggeri ma solo equipaggio specializzato a bordo, anche se la disattenzione può accadere anche a chi è più esperto.

L’affondamento della HMNZS Manawanui ha sollevato preoccupazioni ambientali per il possibile sversamento di carburante nelle acque circostanti. Le autorità neozelandesi hanno assicurato che la maggior parte del carburante è bruciata nell’incendio, così si riduce il rischio di inquinamento. Sono in corso operazioni per monitorare e mitigare eventuali impatti ambientali residui dell’incidente. La notizia arriva da Il Post.