Mar Morto, che scoperta | Questi camini sono pericolosissimi per la vita umana: partiti gli studi per prevenire catastrofi
Una scoperta sorprendente sotto il Mar Morto apre nuovi interrogativi: gli scienziati indagano su fenomeni naturali misteriosi e pericolosi
Il Mar Morto è un luogo che non smette mai di affascinare. Conosciuto in tutto il mondo per le sue acque incredibilmente salate e la sua capacità di far galleggiare chiunque vi si immerga, rappresenta un vero e proprio mistero geologico. Immerso tra Israele, Giordania e Cisgiordania, il Mar Morto è il punto più basso della Terra, un bacino unico che sembra congelato nel tempo.
Gli studiosi da decenni cercano di esplorarne i segreti, spinti non solo dalla curiosità scientifica ma anche dalla necessità di affrontare le conseguenze dei cambiamenti ambientali che interessano questa regione. Il suo ritiro costante e l’emersione di fenomeni inattesi continuano a sollevare interrogativi.
Le sue acque sono così dense di sali da essere ostili alla maggior parte delle forme di vita. Questa caratteristica, però, lo trasforma in una sorta di laboratorio naturale. Qui, fenomeni altrimenti invisibili o rari altrove diventano osservabili, offrendo agli scienziati un’occasione unica per studiare i processi geologici estremi.
Certo, il panorama è mozzafiato, ma è in realtà al centro di cambiamenti profondi, alcuni dei quali potrebbero avere conseguenze significative per le comunità che lo circondano e per la geologia della zona.
Strane strutture emergono sul fondale
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno iniziato a notare qualcosa di insolito sui fondali del Mar Morto. Durante le loro indagini, sono emerse strutture sorprendenti, frutto di processi naturali complessi. È il risultato dell’interazione tra le acque sotterranee e i depositi di minerali presenti nel bacino. Le condizioni chimiche particolari di quest’area sembrano favorire la formazione di fenomeni unici nel loro genere.
Analizzarle più da vicino può fornire nuove informazioni su come si evolve il paesaggio del Mar Morto, e potrebbe addirittura aiutare a comprendere rischi geologici che minacciano la regione.
Il mistero dei camini di sale
La scoperta più recente riguarda i camini di sale, strutture naturali che emergono dai fondali del lago. Si formano quando pennacchi di salamoia, ricchi di minerali, risalgono dal sottosuolo. A contatto con l’acqua del Mar Morto, la salamoia inizia a cristallizzarsi, dando vita a questi pinnacoli, che possono crescere di diversi centimetri al giorno.
Alcuni di questi camini raggiungono dimensioni impressionanti, con altezze di sette metri e diametri che superano i due metri. Ma la loro presenza non è solo una curiosità: le ricerche suggeriscono che queste strutture siano strettamente legate alla formazione di doline, gigantesche voragini che si aprono nel terreno circostante. Comprendere il comportamento di questi camini potrebbe diventare fondamentale per prevedere e prevenire catastrofi naturali in un’area già fragile.