Avvertimento salvavita per gli amanti del surf | Occhio ai luoghi scelti: possono nascondere delle insidie fatali

Un surfista al tramonto (Pixxabay)

Un surfista al tramonto (Pixxabay FOTO) - www.marinecue.it

E’ forse uno degli sport acquatici più belli al mondo, ma la scelta del luogo è fondamentale. Alcuni di essi possono essere pericolosi.

Il surf, pur essendo uno sport entusiasmante, comporta diversi rischi legati alla natura imprevedibile del mare.

Le onde possono variare in altezza, forza e direzione, creando condizioni pericolose anche per i surfisti esperti. Gli incidenti più comuni sono legati a cadute da alte onde, che possono causare traumi fisici, contusioni o fratture.

Un altro pericolo significativo è rappresentato dai maremoti e dalle correnti marine. Le correnti di ritorno, in particolare, possono trascinare il surfista lontano dalla riva, mettendo a rischio la sua capacità di tornare a terra senza aiuto. 

Le collisioni con la tavola da surf sono un altro rischio. In caso di caduta, la tavola può colpire il surfista, provocando lesioni alla testa, agli arti o ad altre parti del corpo.

La fauna marina

Gli squali sono predatori naturali che, grazie alle loro straordinarie capacità sensoriali, sono in grado di individuare prede a distanze considerevoli. La loro attitudine ad attaccare, tuttavia, è spesso fraintesa. Quando uno squalo attacca una tavola da surf, generalmente non lo fa per aggredire intenzionalmente un essere umano, ma piuttosto per esplorare il potenziale cibo. Le tavole da surf, per la loro forma e movimento in acqua, possono somigliare a prede naturali degli squali, come foche o altri mammiferi marini. 

L’attacco alla tavola da surf è una risposta istintiva e non sempre letale. Gli squali, infatti, spesso mordono senza l’intenzione di causare danni gravi, ma piuttosto per esaminare ciò che si trovano davanti. Questo comportamento può risultare pericoloso per i surfisti, in quanto anche un morso di esplorazione può causare gravi lesioni. La maggior parte degli attacchi si verifica in acque dove gli squali cacciano o dove si sentono minacciati, come nelle acque poco profonde vicino alla riva. 

Un surfista mentre cavalca un'onda (Pixabay)
Un surfista mentre cavalca un’onda (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

L’incontro ravvicinato con uno squalo bianco

Il 13 novembre 2024, un incontro adrenalinico tra un gruppo di surfisti e un grande squalo bianco si è verificato al largo di Emerald Beach, nel Nuovo Galles del Sud. Come testimoniato nel video girato da Kye Wilkinson, lo squalo, che secondo l’autore del filmato aveva una lunghezza di circa 3-4 metri, ha colpito il fondo della tavola di Wilkinson durante la sua esplorazione.

Questo tipo di comportamento, sebbene spaventoso, non è inusuale. Gli squali bianchi, noti per la loro curiosità e per la capacità di percorrere grandi distanze, a volte entrano in contatto con oggetti che non riescono a riconoscere immediatamente come non prede. Wilkinson, reagendo prontamente, ha urlato per avvertire gli altri surfisti e ha iniziato a remare per allontanarsi dalla zona, cercando di evitare ulteriori rischi. Questo episodio evidenzia l’importanza di mantenere la calma e di reagire velocemente in situazioni di potenziale pericolo.