Tra poco il Mediterraneo si trasformerà di nuovo in un ammasso di sale | Iniziata la crisi che lo prosciugherà
Un antico fenomeno torna a far discutere: il Mediterraneo nasconde segnali che potrebbero cambiarne l’aspetto per sempre.
Il Mediterraneo è un bacino unico al mondo, dove si intrecciano storie di civiltà e straordinarie biodiversità. Le sue acque, più salate di quelle degli oceani, ospitano specie che non si trovano altrove. Questo ecosistema, però, è fragile, e il suo futuro è sempre più incerto.
Circondato dalle terre di tre continenti, il Mediterraneo respira lentamente, senza grandi correnti oceaniche a rinnovarne le acque. Questa sua natura lo rende speciale, ma anche vulnerabile. Basta poco per alterare i suoi equilibri, già messi a dura prova dai cambiamenti climatici e dalle attività umane.
Il riscaldamento globale e l’arrivo di specie invasive stanno trasformando il Mediterraneo. Le barriere coralline soffrono, le praterie di posidonia si riducono, e molte delle sue specie uniche sono in pericolo. Ma non sono solo le minacce moderne a preoccupare: questo mare ha una storia di trasformazioni radicali, alcune delle quali lo hanno portato sull’orlo dell’estinzione.
Un evento particolarmente drammatico fu la “crisi di salinità” avvenuta milioni di anni fa. È una storia che sembra lontana, ma potrebbe ripetersi, considerando la natura “chiusa” del bacino e le dinamiche tettoniche che lo influenzano ancora oggi.
Le profondità raccontano una storia di cambiamenti estremi
Il Mediterraneo è come un archivio naturale. I suoi fondali custodiscono segreti che risalgono a milioni di anni fa, compresi i resti di eventi catastrofici. Analizzare questi sedimenti significa decifrare un passato in cui il mare è scomparso per lasciare il posto a una distesa arida e salina.
Quello che i geologi hanno scoperto è che il Mediterraneo non è al sicuro. La sua conformazione geografica lo rende un luogo fragile, dove eventi come quelli del passato potrebbero ripresentarsi. E ogni segnale di squilibrio, oggi, non può essere sottovalutato.
La crisi di salinità: un milione di km³ di sale
Milioni di anni fa, il Mediterraneo subì uno dei più drammatici cambiamenti della sua storia. La “crisi di salinità del Messiniano” vide il bacino evaporare quasi completamente, lasciando al suo posto una distesa di sale. Recenti studi hanno finalmente chiarito come questo fenomeno si sia sviluppato in due fasi distinte.
Nella prima fase, durata 35 mila anni, il sale si accumulò solo nella parte orientale del mare. Nella seconda, un evento di evaporazione estrema fece calare il livello del Mediterraneo fino a due chilometri, portando alla deposizione di un milione di chilometri cubi di sale. Oggi, con i cambiamenti climatici e il rischio di nuovi movimenti tettonici, lo spettro di una crisi futura non sembra così lontano.