Il mare è ancora troppo caldo e questa è una tragedia immane | Se questi esseri viventi scompariranno siamo tutti a rischio
La situazione è critica, e le temperature dei mari non accennano a diminuire. Molti esseri viventi potrebbero sparire.
Il mare in questi ultimi tempi si sta riscaldando molto, oltre il sopportabile per molte specie animali e vegetali. L’aumento delle temperature superficiali degli oceani è causato principalmente dai cambiamenti climatici, e la situazione sta diventando critica.
Le acque più calde influiscono negativamente sugli ecosistemi marini, alterando la distribuzione e la biodiversità delle specie marine.
I coralli, ad esempio, sono particolarmente vulnerabili, e l’innalzamento delle temperature provoca il fenomeno dello sbiancamento, che indebolisce questi ecosistemi vitali.
Le acque più calde riducono anche la capacità di assorbire l’anidride carbonica, amplificando il riscaldamento globale.
Una minaccia per un gruppo importantissimo
Il plancton è un gruppo di organismi microscopici che svolge un ruolo essenziale nell’ecosistema marino. Questi piccoli esseri viventi, che includono vegetali, animali e microrganismi, sono alla base della catena alimentare oceanica. Inoltre, il plancton contribuisce significativamente al ciclo del carbonio globale, agendo come un importante deposito di carbonio nel pianeta. La sua salute e la sua abbondanza sono, quindi, fondamentali per il mantenimento della biodiversità marina e del bilancio climatico globale.
Tuttavia, un recente studio condotto dall’Università di Bristol e pubblicato sulla rivista Nature ha lanciato un allarme grave sulla possibile scomparsa di questi organismi a causa del riscaldamento globale. Analizzando il comportamento del plancton durante l’ultima fase glaciale, circa 21.000 anni fa, i ricercatori hanno scoperto che, sebbene una parte del plancton sia riuscita a rifugiarsi in acque più fredde, l’attuale tasso di riscaldamento supera di gran lunga la capacità di adattamento di queste specie. Con l’ulteriore aumento delle temperature oceaniche, il plancton potrebbe non sopravvivere a lungo in un mondo in rapida trasformazione.
Le devastanti conseguenze
Se la temperatura media globale dovesse superare anche i 2°C rispetto ai livelli preindustriali, come suggeriscono le proiezioni più prudenti, il riscaldamento accelerato potrebbe compromettere la capacità del plancton di adattarsi. Le conseguenze di questo fenomeno sarebbero devastanti: la perdita di plancton porterebbe a un collasso della catena alimentare marina, danneggiando le specie che dipendono da questi organismi per la loro sopravvivenza.
Il rischio potrebbe amplificarsi nel caso si superassero i 3°C. Daniela Schmidt, ricercatrice dell’Università di Bristol, ha sottolineato l’urgenza di intensificare gli sforzi globali per ridurre le emissioni di gas serra e per stabilizzare il clima. Senza misure più stringenti, il futuro del plancton e, di conseguenza, degli ecosistemi marini potrebbe essere compromesso in modo irreversibile.