Balneari, è arrivato il colpo di grazia | Usciranno sconfitti e bastonati: la stagione 2025 a rischio

Spiagge

Spiagge (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

La batosta per i balneari: brutte notizie per tutti, il Governo ha preso una decisione inaspettata, una batosta.

Il turismo balneare ha rappresentato per decenni una delle principali colonne portanti del settore turistico italiano, con spiagge e stabilimenti che accolgono ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. La sua rilevanza economica e sociale ha dato forma a un vasto ecosistema che abbraccia imprese familiari, attività stagionali e un indotto significativo che influenza il modo di vivere e di percepire il turismo in numerose località costiere.

La gestione degli stabilimenti balneari è spesso passata da generazione in generazione, creando un legame profondo con il territorio e consolidando una cultura specifica di ospitalità e accoglienza. I concessionari sono stati testimoni e protagonisti del cambiamento delle abitudini turistiche, adattandosi alle richieste dei visitatori e alle sfide del mercato, non senza difficoltà.

Tuttavia, la realtà attuale presenta sfide inedite e complesse per il comparto. Con l’aumento della concorrenza internazionale e le nuove tendenze turistiche, i balneari si trovano a dover innovare e ridefinire i propri servizi. Inoltre, le questioni legate alle concessioni demaniali e ai regolamenti europei hanno portato a un dibattito intenso, coinvolgendo la politica nazionale e locale.

In molte zone costiere, il turismo balneare è al centro di una narrazione più ampia che comprende temi quali la gestione del territorio, la sostenibilità ambientale e la tutela del patrimonio naturale.

I nodi della regolamentazione attuale

Il panorama normativo che disciplina le concessioni demaniali per i balneari è complesso e oggetto di un continuo confronto politico. Secondo il nuovo quadro normativo, i Comuni avranno tempo fino al 2027 per completare le gare per le concessioni, con la possibilità di anticipare tale scadenza al 2025.

Un aspetto cruciale della normativa riguarda l’assenza di un riconoscimento del valore aziendale, e ciò limita i compensi ai soli investimenti non ammortizzati realizzati negli ultimi cinque anni. Questo dettaglio, in particolare, ha generato tensioni tra gli attuali concessionari, molti dei quali temono di perdere diritti consolidati.

Ombrelloni
Ombrelloni in spiaggia (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Implicazioni e prospettive per il futuro

La nuova regolamentazione cerca di far fronte a una situazione che ha creato attriti per anni, ma le sue conseguenze potrebbero portare a nuove difficoltà. Nonostante le resistenze da parte dei concessionari, le proteste finora sono state limitate, e hanno mostrato una certa accettazione o rassegnazione alla realtà imposta.

La legge introduce anche eccezioni per specifiche attività sportive legate alle concessioni marittime, lacuali e fluviali, aprendo così nuove opportunità per determinati settori. Resta tuttavia da vedere se i Comuni, soprattutto quelli a guida di centrosinistra, attueranno i bandi con rapidità o attenderanno l’ultima scadenza, come già accaduto in passato.