La Russia pensa alla sua espansione anche nei mari | Chukotka è la sua nuova rompighiaccio: sfrutta l’energia nucleare
Una nuova rompighiaccio a disposizione della Russia: sfrutterà l’energia nucleare. L’espansione dei mari è alle porte!
Le navi rompighiaccio sono imbarcazioni progettate per navigare in acque ghiacciate, rompendo o sfondando il ghiaccio che ostacola il passaggio.
Queste navi sono essenziali per il trasporto marittimo nelle regioni artiche e antartiche, dove le rotte di navigazione sono spesso coperte da spessi strati di ghiaccio.
La struttura di un rompighiaccio è progettata per resistere agli impatti con il ghiaccio spesso e duro. Le navi sono dotate di una prua rinforzata, che permette loro di fendere il ghiaccio.
Inoltre, i rompighiaccio sono equipaggiati con motori potenti che forniscono una spinta sufficiente per mantenere la velocità anche in condizioni difficili.
Una nuova rompighiaccio
Il 6 novembre 2024, il cantiere navale di San Pietroburgo ha visto il varo della nave rompighiaccio nucleare “Chukotka”, la quarta imbarcazione costruita nell’ambito del Progetto 22220. Questa nave, progettata per facilitare la navigazione attraverso la Northern Sea Route (NSR), rappresenta un passo cruciale nell’ambizioso piano della Russia di rafforzare la propria flotta di rompighiaccio. La Northern Sea Route, che si estende per circa 5.600 km lungo la costa settentrionale della Russia, è diventata sempre più centrale nel commercio marittimo tra l’Europa e l’Asia, grazie al suo potenziale di ridurre i tempi di navigazione rispetto alle rotte tradizionali. Il varo della “Chukotka” segna un’importante tappa per il paese, che mira a rendere questa rotta navigabile durante tutto l’anno, anche nei mesi più freddi.
Le caratteristiche tecniche della “Chukotka” sono impressionanti. Con una lunghezza di 173 metri e una larghezza di 34 metri, la nave è alimentata da due reattori nucleari RITM-200, ognuno con una capacità termica di 175 MW. Grazie a queste specifiche, la nave è in grado di affrontare ghiaccio marino spesso fino a 3 metri e di navigare con una velocità media di 22 nodi (circa 41 km/h). Con un equipaggio di 50 persone, la “Chukotka” ha anche un’autonomia operativa di 220 giorni. Nonostante la nave sia parzialmente equipaggiata, non entrerà in servizio pienamente operativo fino al 2026, quando verranno completati i lavori rimanenti.
Implicazioni politiche ed economiche
La realizzazione di navi rompighiaccio come la “Chukotka” è una mossa strategica per la Russia, che sta cercando di consolidare la propria influenza nell’Artico. L’area sta guadagnando sempre più importanza, non solo per il suo potenziale di navigazione durante tutto l’anno, ma anche per le risorse naturali e le opportunità di commercio che essa offre. L’aumento del traffico merci sulla Northern Sea Route è stato notevole negli ultimi anni, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 3 milioni di tonnellate di merce trasportata.
Le dichiarazioni di Vladimir Putin durante il varo della “Chukotka” hanno sottolineato l’importanza di tecnologie avanzate per il rafforzamento dell’economia russa. Secondo le autorità russe, la costruzione di una flotta di rompighiaccio nucleari è essenziale per garantire il continuo flusso commerciale lungo la Northern Sea Route. Rosatom, l’agenzia nucleare russa, ha stimato che solo sei o sette navi come la “Chukotka” sarebbero sufficienti per garantire la navigabilità costante della rotta.