Specie aliene, ormai è invasione totale | Il mare si sta raffreddando, ma sono dovunque: avvistato il più pericoloso

Specie aliene

Granchio blu (Pexels Foto) - www.marinecue.it

Allarme nei nostri mari: le specie invasive continuano a proliferare e portano gravi minacce all’ecosistema e alla fauna locale.

Le specie aliene invasive sono organismi introdotti dall’Uomo in ambienti diversi da quelli originari. Questo causa impatti negativi sulla biodiversità e sugli ecosistemi locali. Un esempio è l’ostrica perlifera (Pinctada radiata), originaria dell’Indo-Pacifico, scoperta nelle acque croate dell’Adriatico.

In Italia, il granchio blu (Callinectes sapidus), originario delle coste americane, ha invaso le lagune e i corsi d’acqua, con danno per gli allevamenti di molluschi e le reti da pesca. La sua presenza minaccia le specie autoctone e l’economia locale.

Un altro esempio è rappresentato dalle tartarughe e dai gamberi americani, che hanno invaso i bacini e i corsi d’acqua italiani. Le autorità stanno cercando di contenerne la diffusione per proteggere le specie autoctone e preservare l’equilibrio degli ecosistemi locali.

Anche la robinia, un albero originario del Nord America, è considerata una specie invasiva in Italia. Questa pianta tende a sostituirsi a pioppi e salici lungo le rive dei fiumi, alterando gli habitat naturali e minacciando la biodiversità locale. Cosa sta succedendo?

Le specie aliene sono pericolose?

Le specie aliene invasive sono una minacce per la biodiversità globale, poiché, una volta introdotte in nuovi ecosistemi, competono con le specie locali per le risorse. Questa competizione può portare all’estinzione delle specie autoctone. Specie come il granchio blu e la robinia, introdotte in Italia, modificano habitat delicati. Oltre alla perdita di biodiversità, la diffusione di specie invasive può causare impatti economici rilevanti, danneggiando l’agricoltura e la pesca.

Molte specie aliene agiscono come vettori di malattie che possono diffondersi tra le specie native e anche tra gli esseri umani. La loro diffusione è facilitata dai cambiamenti climatici e dall’intensificarsi degli scambi commerciali globali.

Specie aliene
Pesce scorpione (Pexels Foto) – www.marinecue.it

Il caso del pesce scorpione

Nei giorni scorsi è stato avvistato nel Mar di Gallipoli un esemplare di Pterois miles, noto come pesce scorpione. L’evento ha suscitato preoccupazione tra pescatori e abitanti, poiché si tratta di una specie aliena e velenosa, originaria delle acque tropicali dell’Oceano Pacifico. Il Mediterraneo sempre più caldo ne ha agevolato la diffusione, come dimostrano i numerosi avvistamenti registrati in Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia, dove è stato nuovamente individuato.

Avvistato per la prima volta in Italia nel 2016, la specie ha continuato ad espandersi lungo le coste italiane. La sua diffusione è un esempio di migrazione lessepsiana, fenomeno dovuto all’apertura del Canale di Suez, che ha creato un passaggio tra due mari prima separati. La presenza del pesce scorpione rappresenta una minaccia per gli ecosistemi mediterranei, poiché si nutre di piccoli pesci e crostacei, competendo con le specie locali per le risorse.