Italia, questo mare diventerà un museo | Un percorso tortuoso con esito felice: il design curato da Zaha Hadid
Una storia a lieto fine quella che porterà alla costruzione di un Museo del Mare con il design curato dallo studio di Zaha Hadid.
Immagina un mare che racconta storie. No, non solo leggende o racconti di pescatori, ma un vero spazio che si trasforma in un percorso culturale a cielo aperto. È un’idea che affascina e fa sognare: vedere le nostre coste diventare un museo a cielo aperto, un luogo dove ogni onda potrebbe parlare del passato e del presente.
C’è qualcosa di magico nell’idea di ridare vita a spazi che sembravano dimenticati o sottovalutati. Rimettere in gioco il mare, renderlo il cuore pulsante di un racconto culturale… beh, non è roba da tutti i giorni. Un cammino a ostacoli che però, se tutto va come dovrebbe, può portare a qualcosa di davvero unico. Certo, spesso ci vuole una certa ostinazione per non mollare.
Non è solo questione di bellezza estetica o di turismo – anche se pure quello conta eccome. È proprio una trasformazione: un’opera che diventa simbolo di un cambiamento, un modo per dire al mondo che si è pronti a scrivere una nuova storia. Affidarsi ai grandi nomi del design internazionale vuol dire anche credere in un progetto che non si accontenta, che vuole guardare lontano.
E poi c’è il mare. Come museo, come racconto, come opportunità per mettere in connessione passato e futuro. Quante volte abbiamo visto iniziative che partono con grandi ambizioni, per poi perdersi per strada? Qui, però, sembra che la volontà di superare i tanti ostacoli – politici, economici, logistici – sia forte.
Un’opera simbolo per Reggio Calabria
Dopo anni di tira e molla, il Museo del Mare di Reggio Calabria sta per diventare realtà. Il progetto, affidato allo studio di Zaha Hadid, è stato al centro di discussioni infinite, ma adesso il via libera sembra imminente. È stato l’assessore Carmelo Romeo a dare l’annuncio ufficiale, spiegando che già dalla prossima settimana verrà fissata la data di avvio del cantiere. Non è poco, se pensiamo al percorso fatto fin qui: un cammino lungo, pieno di incontri tra Comune e Cobar Spa, la società incaricata dei lavori, che ha già firmato il waterfront.
La storia di questo progetto è stata tutto fuorché lineare. Qualche anno fa, sembrava che il sogno dovesse restare nel cassetto. I fondi c’erano, sì, ma servivano per altro, cose più urgenti e necessarie. Poi, però, qualcosa è cambiato: nel 2021 il Governo ha deciso di riconoscere al Museo un valore speciale, inserendolo tra gli attrattori culturali nazionali. Da lì sono arrivati nuovi fondi – parliamo di 60 milioni di euro – e con essi una nuova spinta.
Una rinascita per la cultura e il turismo
Il Museo del Mare non sarà solo una nuova struttura, ma un vero motore di cambiamento per Reggio Calabria. L’obiettivo è ambizioso: trasformare la città in un punto di riferimento culturale e turistico grazie a un’opera che vuole attirare visitatori da tutto il mondo. Dietro a questa scommessa c’è l’impegno di un’intera amministrazione e una visione che punta lontano. Romeo, l’assessore, ha sottolineato che l’opera non è solo architettura, ma un’occasione per riscrivere il futuro della città.
L’avvio dei lavori non è solo simbolico. È il segnale che qualcosa di importante sta succedendo, che una città può riprendersi e reinventarsi a partire dalla sua identità culturale. Certo, ci sarà da lavorare e probabilmente non mancheranno altri ostacoli lungo il percorso. Ma il sogno è lì, a portata di mano.