Nuove specie marine | Lo hanno definito ‘Nuovo Mondo’: roba da non crederci per quanta biodiversità scoperta in un solo colpo

Fondali marini

Fondali marini con stella (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

Una scoperta scientifica straordinaria svela un ecosistema ricco e inesplorato: gli studiosi restano sbalorditi dalla vita marina trovata.

Le scoperte scientifiche sul fondo del mare sono disponibili solo negli ultimi anni. In passato la tecnologia non era sufficiente per esplorare i fondali. Così una serie di miti e di leggende applicati al mare non ottenevano un riscontro scientifico.

Oggi, invece, è possibile ottenere una fotografia di quanto avviene sul fondo del mare. Questo permette di scoprire nuove specie di cui gli scienziati non potevano nemmeno immaginare l’esistenza.

Con diversi supporti e materie di studio specializzati sulla fauna marina e sul modo in cui il mare si comporta in base al clima e ad altri fattori di rischio, gli scienziati oggi possono verificare quali sono le condizioni del mare e fornire dei dati certi anche a chi prende le decisioni.

Una ricerca in Nuova Zelanda ha evidenziato come in ambienti incontaminati e sottomarini esistono forme di vita che non conosciamo, senza il bisogno di volgere lo sguardo verso lo Spazio! Cosa è successo?

I fondali marini

Studiare i fondali marini è importante per capire come il clima sta cambiando. Il mare reagisce in modo diverso rispetto alla terra verso i cambiamenti di temperatura e di correnti, oltre a essere influenzato dalle fasi lunari.

Il mare risponde con una serie di meccanismi biologici, come ad esempio il colore dei coralli. Infatti gli scienziati li utilizzano come cartina tornasole per capire quali sono le condizioni di acidità e di temperatura. Per questo è importante avere una mappa anche di quelle specie prima sconosciute. Cosa è successo in Nuova Zelanda?

fondali mare
Fondali marini con meduse (Pixabay Foto) – www.marinecue.it

Le nuove scoperte

Sadie Mills, biologa marina e co-leader della spedizione del NIWA, ha espresso grande entusiasmo per il successo del progetto che ha rivelato la straordinaria biodiversità del Bounty Trough. La spedizione ha visitato numerosi habitat marini profondi Questo progetto è stato paragonato a un’esplorazione su un pianeta alieno, dato lo spettacolo inaspettato e le nuove forme di vita ammirate. Il censimento ha permesso di approfondire la conoscenza del fondale marino di Aotearoa.

Le prossime settimane saranno dedicate alla selezione e alla descrizione degli esemplari raccolti, che includono decine di molluschi, tre pesci, un cefalopode, un gamberetto e un nuovo genere di corallo. Gli esemplari saranno nella Collezione di invertebrati del NIWA e nel museo, e saranno inclusi nelle future edizioni del New Zealand Marine Biota NIWA Biodiversity Memoir, che già registra 18.494 specie conosciute.