Mulinelli in mare, meglio starne alla larga | Ti portano a fondo e non risali più: se ci caschi dentro resti fregato
Se li vedi in mare, presta attenzione! I mulinelli possono esser pericolosi se ci caschi dentro, possono trasportarti in fondo al mare.
I vortici in acqua sono fenomeni affascinanti che catturano la nostra attenzione con la loro danza fluida e imprevedibile. Quando l’acqua scorre, può formare spirali e movimenti circolari che sembrano avere una vita propria.
Questi vortici, spesso invisibili all’occhio, possono rivelarsi fatali. I vortici in acqua possono essere affascinanti, ma non dobbiamo dimenticare la loro potenzialità di pericolo.
Questi fenomeni, spesso imprevedibili, possono creare forti correnti che trascinano oggetti e persone con una forza sorprendente. La loro natura turbolenta può rendere difficile il nuoto o la navigazione.
Sotto la superficie le correnti possono risucchiare detriti o altri oggetti, creando situazioni di emergenza. Anche gli sport acquatici, come il kayak o il surf, possono diventare estremamente rischiosi.
La formazione dei vortici
I vortici nei laghi si formano principalmente a causa di interazioni tra correnti d’acqua, ostacoli naturali e il vento. Quando due correnti si muovono in direzioni opposte e si incontrano senza trovare uno sbocco, inizia un movimento rotatorio: le due masse d’acqua si avvolgono l’una sull’altra, creando una sorta di imbuto. Questo fenomeno è simile a ciò che accade nell’imboccatura di un fiume o in una stretta zona di passaggio: la corrente, senza un percorso lineare, viene obbligata a curvare su sé stessa, generando il caratteristico movimento a spirale.
Oltre alle correnti, anche il vento può influire sulla formazione dei vortici nei laghi. Soffiando sulla superficie dell’acqua, il vento crea correnti superficiali che, scontrandosi con le rive o con un fondale irregolare, possono dare origine a turbolenze. Se queste turbolenze incontrano un ostacolo come una roccia o una depressione sul fondo, l’acqua viene costretta a spostarsi attorno all’ostacolo, iniziando a girare.
I vortici marini
Le differenze di temperatura tra l’acqua superficiale e quella più profonda sono un’altra causa di formazione di vortici, soprattutto nei laghi e nelle grandi masse d’acqua. Quando l’acqua in superficie si raffredda bruscamente, ad esempio per un abbassamento improvviso della temperatura dell’aria, diventa più densa e quindi più pesante, tendendo a scendere verso il fondo. L’acqua più calda e leggera, invece, sale verso l’alto, generando un moto rotatorio che si traduce in un vortice. Questo scambio di massa d’acqua, chiamato convezione, si verifica soprattutto nei cambi di stagione e può avere effetti notevoli sugli ecosistemi lacustri, facilitando la distribuzione di nutrienti e ossigeno.
Nei mari e negli oceani, i vortici possono diventare permanenti, influenzando persino il clima globale. Grandi vortici marini si formano grazie all’effetto Coriolis, un fenomeno legato alla rotazione terrestre, che devia le grandi correnti oceaniche e le induce a muoversi in spirali costanti. In alcuni stretti e fiordi, come il Saltstraumen in Norvegia, potenti correnti di marea danno origine a vortici estremi, chiamati maelstrom, con una forza tale da raggiungere fino a 40 km/h.