Invasione di specie aliene | Questa vongola enorme lotta per la sopravvivenza: / sta sfrattando le specie locali dal loro habitat
Le specie aliene nel mare sono tra noi, e alcune sono davvero spaventose: la nuova scoperta preoccupa gli esperti.
Le specie aliene stanno popolando sempre più spesso gli oceani e i mari di tutto il mondo. Non si tratta di fantascienza, ma di un fenomeno reale e preoccupante, legato alle attività umane e ai cambiamenti climatici che alterano gli equilibri marini.
La lista delle creature marine “aliene” è lunga e variegata, comprendendo pesci, molluschi, crostacei e altre forme di vita che arrivano da continenti lontani. Spesso, la loro presenza passa inosservata agli occhi umani fino a quando non raggiungono popolazioni estese, in grado di dominare interi tratti di costa o di fiume.
Uno degli aspetti più critici delle specie aliene è la loro capacità di competere con le specie locali per risorse vitali come cibo e spazio. Grazie a strategie di riproduzione spesso rapidissime, riescono a crescere a dismisura, aumentando la pressione sugli ecosistemi già fragili.
Quando una specie aliena trova un habitat favorevole, tende a colonizzare in maniera aggressiva, limitando le risorse per le altre forme di vita e, in alcuni casi, alterando le infrastrutture umane. Questa espansione incontrollata è difficile da fermare e richiede enormi risorse per contenere i danni.
Le minacce nascoste nei nostri mari
In Italia, e in molti paesi del Mediterraneo, il fenomeno delle specie aliene non è nuovo. Con mari connessi come quello Mediterraneo, l’arrivo di queste creature è all’ordine del giorno e costituisce una sfida crescente per i biologi marini e i governi, che lavorano per preservare i delicati equilibri della fauna locale. Le specie invasive mettono a rischio non solo la biodiversità, ma anche i settori economici che dipendono dalla salute degli ecosistemi, come la pesca e il turismo.
In Nuova Zelanda, il National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) è recentemente intervenuto per arginare una specie aliena, la Corbicula fluminea, meglio nota come vongola dorata d’acqua dolce. Questa specie, originaria dell’Asia orientale, è stata individuata nel fiume Waikato e rischia di espandersi rapidamente, compromettendo l’ecosistema locale. Grazie a un finanziamento di 10,2 milioni di dollari, NIWA ha iniziato un programma di eradicazione per evitare l’insediamento definitivo di questo invasore.
Le nuove specie aliene nei nostri mari
La Corbicula, introdotta accidentalmente, può infatti moltiplicarsi rapidamente, formando dense popolazioni che minacciano le specie autoctone sia per il cibo che per lo spazio. La dottoressa Deborah Hofstra, responsabile del programma, ha evidenziato come la vongola dorata possa bloccare infrastrutture cruciali come gli impianti di trattamento delle acque. Essendo stata scoperta recentemente in Nuova Zelanda, le sue modalità di adattamento e impatto sono ancora da definire completamente, ma gli scienziati temono ripercussioni gravi, in particolare se la diffusione non verrà controllata.
Oltre alla corbicula, anche in Italia è arrivato un altro ospite indesiderato: il granchio blu, proveniente dalle coste americane e capace di colonizzare rapidamente le acque mediterranee. Questa specie, con un’aggressività simile a quella della vongola dorata, rappresenta una nuova minaccia per i mari italiani.