Questi pesci li tieni nell’acquario in casa | È l’errore più grande che si possa fare: ti iniettano il veleno per sbaglio

Pesci in acquario (Pixabay foto)

Pesci in acquario (Pixabay foto) - www.marinecue.it

Questo pesce, pur essendo bellissimo, non va assolutamente tenuto in acquario: rischi che ti inietti il suo veleno. 

Avere un acquario in casa è una piccola magia, diciamolo: ti permette di osservare mondi sommersi e creature meravigliose senza bisogno di una maschera da sub. Per chi ama la vita marina, un acquario è come una finestra su un universo colorato e silenzioso, pieno di movimenti lenti e ipnotici.

Ma, e c’è sempre un “ma”, scegliere i pesci per un acquario non è solo una questione estetica. Alcune specie, per quanto incredibilmente belle, nascondono delle sorprese poco simpatiche. Non tutti sanno, ad esempio, che certi pesci sono dotati di difese naturali che possono risultare pericolose per chi li maneggia o per chi semplicemente li osserva da troppo vicino.

Ecco, ammettiamolo: molti di noi scelgono i pesci per l’acquario come si sceglie un quadro, un po’ superficialmente, affascinati solo dall’aspetto. Basta una combinazione di colori esotici, pinne eleganti, e voilà, decidiamo che devono essere “nostri”.

Ma alcuni pesci, dietro quella bellezza da cartolina, possono avere meccanismi di difesa naturali che si attivano se si sentono minacciati. Ci sono specie che, pur avendo l’aria da superstar tropicali, è meglio lasciare agli esperti.

Quei pesci bellissimi ma… velenosi!

Ecco, parliamo di uno di questi pesci da acquario che, a primo sguardo, sembra uscito da una favola marina: il pesce leone, o meglio Pterois miles e Pterois volitans se vogliamo fare i precisi. Con quelle pinne larghe e i colori da sogno, il pesce leone è uno spettacolo in movimento. Ma pochi sanno che, oltre all’aspetto affascinante, si porta dietro un bel segreto: le sue spine sono velenose. Sì, hai letto bene! Non sono cattivi di natura, eh, ma basta un piccolo tocco “per sbaglio” per far scattare le sue difese naturali.

Le spine del pesce leone sono una specie di “assicurazione” contro i predatori, e contengono una tossina abbastanza potente. Non parliamo di qualcosa di letale (per fortuna), ma il dolore non è certo un’esperienza da dimenticare. Anche il semplice tentativo di spostarlo nell’acquario o di pulire la vasca può finire in tragedia – o almeno in una corsa in bagno per mettere la mano sotto l’acqua fredda.

Pesce leone (Pixabay foto)
Pesce leone (Pixabay foto) – www.marinecue.it

Invasione in casa… e negli ecosistemi

Ma il pesce leone non è solo un problema per chi lo tiene in casa. Quando viene rilasciato in ambienti nuovi, magari per errore o perché qualcuno non lo vuole più, si trasforma in un vero “killer” per le altre specie marine. Il pesce leone mangia tutto quello che trova – larve, piccoli pesci – e danneggia gli equilibri naturali. Insomma, non è proprio l’ospite ideale, né in acquario né fuori.

Quindi, per quanto affascinante, il pesce leone può non essere la scelta giusta per chi vuole un acquario “sicuro” e senza sorprese. Magari è meglio ammirarlo da lontano, lasciandolo a chi è davvero esperto e sa come maneggiarlo.