L’italiano Fincantieri presenta a Euronaval 2024 un modello in scala della FREMM EVO, il progetto per la Marina Militare Italiana.
È arrivata la firma dell’emendamento FREMM tra il direttore dell’OCCAR-REA e i rappresentanti di FREMM Industries. Questo evento rappresenta un traguardo importante per l’evoluzione del progetto FREMM italiano e per quello franco-italiano.
Sedici delle diciotto fregate FREMM ordinate sono state consegnate – nello specifico otto in Italia e otto in Francia. Le restati due verranno consegnate nel 2025. La Marina Militare italiana disporrà di otto FREMM con capacità ASW avanzate, tra cui un sonar trainato a profondità variabile (VDS).
Secondo un documento del Ministero della Difesa italiano, il programma FREMM ha avuto una grande progresso. Inoltre, verranno conseguite altre due piattaforme nella configurazione avanzata, altrimenti nota come FREMM EVO.
Questo è un progetto di evoluzione firmato nel 2002 dovuto all’attuazione di una serie di miglioramenti. Questo perché è stato necessario aggiungere tecnologie e sistemi più all’avanguardia per far fronte a dei nuovi requisiti e ad avere un supporto logistico evoluto.
Una volta che, nel dicembre 2023, l’OCCAR ha ottenuto il contratto per gli studi di fattibilità e di de-risking, che ha potuto firmare dopo soli 4-5 mesi per un progetto così articolato. Successivamente, sulla base delle attività di de-risking, sono stati abbinati lo scafo e la propulsione delle attuali FREMM con nuove strutture in grado di affrontare nuove missioni e minacce. Tali studi hanno permesso di verificare che le linee scafo e il sistema di propulsione attuali potessero sostenere l’integrazioni di sovrastrutture riprogettate, senza però compromettere le prestazioni della piattaforma.
Le nuove fregate FREMM EVO sono realizzate in leghe di alluminio e presentano antenne radar distribuite in blocchi anteriore e posteriore. Questa versione evoluta mantiene le stesse dimensioni delle normali FREMM (con un peso complessivo di 6500 t). L’equipaggio standard rimane di 145 persone, con sistemazioni per 179, leggermente ridotte per fare spazio ai sistemi di lancio verticale (VLS) di missili aggiuntivi nella zona di prua.
Il sistema di combattimento si baserà sul SADOC Mk 4 CMS cyber-resiliente con console a grande schermo, elaborazione di dati da remoto e ultima versione software con funzionalità aggiuntive. Questa tecnologia si basa sulla capacità di gestire piattaforme senza pilota grazie alla Unmanned Management System (UMS) di Fincantieri. Inoltre, è stata posta particolare attenzione sulla protezione informatica e all’implementazione dell’intelligenza artificiale. Il sistema all’avanguardia offre difesa aerea, contro missili balistici fino a 1300 km e attacchi elettronici.
L’avanzata FREMM EVO sarà la prima nave della Marina Militare italiana dotata di una suite anti-CUAS (sfruttando IA), con radar AESA e attrezzature EW ed elettro-ottiche che servono per il rilevamento di droni. La nave avrà anche una suite di contromisure radar (RECM) basata su antenne AESA. La gestione di sistemi senza equipaggio sarà resa possibile dal CMS (sistema di gestione del combattimento) e dal UMS (sistema di gestione dei sistemi senza equipaggio) di Fincantieri, che comprende veicoli aerei e sottomarini autonomi. Sono inclusi nell’armamento missili per la difesa aerea, sistemi per attacchi navali e terrestri, oltre ai cannoni per contrastare ulteriori minacce. Infine, la FREMM EVO è dotata di sonar avanzati per la guerra anti-sommergibile (ASW) e lanciatori di siluri MU90.
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