Epidemia tra i pesci in Italia | Gli esperti avvertono: ‘Non bisogna assolutamente mangiarli, si rischia grosso’
La nuova epidemia dei pesci preoccupa gli esperti: non bisogna assolutamente mangiarli! Ecco cosa si rischia.
I pesci sono da sempre creature affascinanti e misteriose. Con il loro mondo fatto di profondità marine e silenziosi movimenti, vivono una vita in continua interazione con gli equilibri naturali dell’acqua.
Queste creature, spesso avvolte da leggende e miti, costituiscono una parte importante dell’ecosistema marino e offrono scorci di rara bellezza a chi ha la fortuna di avvistarli, soprattutto in aree ricche come le coste italiane.
Ogni specie marina ha comportamenti unici, con abitudini ben definite che rispondono all’ambiente e ai mutamenti stagionali. I pesci di fondo, come le cernie, ad esempio, tendono a restare in profondità, preferendo zone ombreggiate e isolate.
Questa stabilità comportamentale li rende prevedibili, almeno per chi conosce bene il loro habitat. Tuttavia, non sono rari i cambiamenti improvvisi legati a fattori come la temperatura o l’aumento di specie invasive, che possono alterare le loro routine.
La vita dei pesci nel mare
Nonostante la loro fama di abitanti “immutabili” del mare, i pesci possono essere molto sensibili agli squilibri dell’ecosistema. L’inquinamento, le fluttuazioni termiche o la comparsa di nuovi virus sono in grado di modificare profondamente il loro comportamento. Spesso sono proprio i pescatori, i primi a notare queste anomalie: chi vive a contatto con il mare conosce ogni piccola sfumatura della sua fauna, e sa riconoscere al volo quando qualcosa non va.
In effetti, chi osserva il mare e la vita dei pesci, sa che questi ultimi riflettono in maniera profonda lo stato di salute dell’ambiente. Quando le acque sono pulite e le condizioni stabili, la fauna prospera e mantiene ritmi di vita regolari. Al contrario, quando il mare si “ammala” per eccesso di inquinamento o per fenomeni climatici anomali, i primi a risentirne sono proprio i pesci, che rispondono con comportamenti insoliti, talvolta del tutto imprevedibili.
Cernie in difficoltà: uno strano comportamento
Negli ultimi tempi, lungo le coste del Tirreno calabrese, i pescatori hanno iniziato a segnalare un fenomeno inedito e allarmante. Cernie “impazzite” che nuotano senza direzione, avvicinandosi alla superficie e mostrandosi anche durante il giorno, comportamento del tutto anomalo per una specie che vive tipicamente in profondità. Non è solo il loro avvicinarsi alle acque alte a preoccupare, ma anche il modo in cui si muovono: spesso nuotano al contrario o si ritrovano a galleggiare senza vita apparente per poi “rianimarsi” improvvisamente.
Questo comportamento è il risultato di una epidemia di encefalite che sembra aver colpito le cernie. Il virus, chiamato VERv (Viral Encephalitits Retinitis virus), attacca il sistema nervoso centrale e la retina, portando dapprima alla cecità e, infine, a un comportamento disorientato. Le cernie colpite non riescono più a nutrirsi e spesso si feriscono sbattendo contro rocce e scogli. Anche se attualmente non esistono rischi noti per l’uomo, gli esperti raccomandano comunque di evitare il consumo di queste specie colpite.