Mercurio, i suoi livelli ora mettono paura | Il 100% del tonno in scatola è contaminato: rischi per la salute in Italia
Paura per i livelli di mercurio nei mari: il pericolo arriva in tavola, tutto il tonno in scatola potrebbe essere contaminato.
Il pesce in scatola è un alimento quasi magico per chi ama la cucina veloce ma non vuole rinunciare a pasti sani e saporiti. Aprire una lattina di tonno o di sgombro significa avere a disposizione, in un attimo, un ingrediente versatile per arricchire insalate, paste, panini e molto altro.
Oltre alla comodità, il pesce in scatola offre diversi benefici nutrizionali. Ricco di omega-3 e proteine di qualità, aiuta a seguire una dieta bilanciata. Gli omega-3, infatti, sono noti per il loro ruolo fondamentale nella salute del cuore, mentre la vitamina D e i minerali presenti nel pesce sostengono il benessere generale dell’organismo.
Dal punto di vista economico, poi, il pesce in scatola è imbattibile: offre un’alternativa al pesce fresco spesso più costosa e può aiutare le famiglie a consumare pesce regolarmente, rispettando il consiglio di inserirlo due o tre volte a settimana.
Questo è un aspetto importante, soprattutto considerando che il consumo regolare di pesce ha molti benefici sulla salute, ma spesso viene limitato dai costi elevati del pesce fresco.
Vantaggi e svantaggi del pesce in scatola
C’è anche un lato sostenibile da considerare. Molti produttori di pesce in scatola oggi prestano attenzione alla sostenibilità della pesca e si impegnano a garantire metodi di raccolta più rispettosi dell’ambiente. Sebbene resti importante leggere le etichette per verificare le certificazioni, questa attenzione alla sostenibilità è uno dei motivi per cui il pesce in scatola si trova sempre più spesso nelle dispense di chi vuole fare scelte consapevoli.
Nonostante i molti aspetti positivi, c’è un rovescio della medaglia da non sottovalutare: il consumo frequente di alcune specie di pesce in scatola, come il tonno, può esporre a quantità preoccupanti di mercurio. Questo metallo pesante, infatti, si accumula in maniera naturale nei grandi pesci predatori, e può diventare pericoloso se assunto in dosi eccessive, soprattutto per il sistema nervoso. Proprio per questo, sono stati fissati dei limiti per cercare di mantenere i livelli di contaminazione sotto controllo.
Nuovo allarme per il tonno in scatola
Negli ultimi mesi l’ONG Bloom ha lanciato un allarme dopo aver trovato alti livelli di contaminazione da mercurio nel tonno in scatola analizzato in Europa. Su un campione di 148 lattine provenienti da cinque Paesi, tutte presentavano tracce di mercurio, e oltre la metà conteneva quantità superiori ai limiti previsti per altre specie ittiche.
Secondo Bloom, il limite attuale fissato per il tonno fresco è inadeguato per le conserve, dove la concentrazione aumenta a causa del processo di disidratazione. L’associazione, insieme a Foodwatch, ha quindi chiesto un abbassamento urgente dei limiti di sicurezza, sollevando la questione su scala europea per tutelare la salute dei consumatori.