Oceani, sta accadendo qualcosa di catastrofico | L’acqua è troppo calda perché possano vivere: ancora colpa dell’uomo
Un importante e fragile ecosistema marino sta sistematicamente morendo a causa degli effetti del cambiamento climatico.
Oceani e cambiamenti climatici sono due realtà che ormai camminano fianco a fianco. Ma purtroppo non si tratta di un’alleanza positiva: le acque dei nostri mari stanno diventando sempre più calde, e gli effetti di questo riscaldamento sono davvero pesanti.
Si tratta di un’emergenza che riguarda ogni singolo abitante dell’oceano, dai minuscoli organismi alle grandi specie marine, tutti messi in difficoltà da questa continua crescita delle temperature. Insomma, c’è da preoccuparsi, perché l’ecosistema marino si sta trasformando davanti ai nostri occhi.
Ci sono in particolare delle meraviglie della natura, con i loro colori e la loro biodiversità, che sono tra gli ambienti più incredibili e… fragili del nostro pianeta. Sì, perché basta che la temperatura dell’acqua salga di qualche grado e il loro equilibrio viene sconvolto.
E tutto questo sta accadendo, va detto, a causa nostra. Il cambiamento climatico è un problema che ci portiamo dietro da decenni, ma solo ora ne stiamo vedendo davvero gli effetti più gravi. Con tutte le attività industriali e le emissioni di gas serra che continuiamo a riversare nell’atmosfera, la situazione peggiora ogni anno.
Gli effetti del calore record
Secondo i dati più recenti, lo sbiancamento di massa dei coralli ha iniziato a intensificarsi già all’inizio del 2023, ma è nel 2024 che la situazione ha raggiunto proporzioni senza precedenti. I satelliti hanno rilevato che circa il 77% delle barriere coralline globali è stato sottoposto a un calore talmente intenso da causare lo sbiancamento. Questo evento, infatti, è considerato il più vasto della storia recente, toccando aree marine in tutto il mondo, dal Pacifico fino all’Atlantico, passando per l’Oceano Indiano.
Con l’aumento delle temperature, i coralli sono costretti a espellere le alghe con cui vivono in simbiosi e che donano loro quel colore così vivace. Senza queste alghe, i coralli non solo diventano bianchi, ma perdono la loro principale fonte di nutrimento, diventando vulnerabili alle malattie e in pericolo di vita. Purtroppo, il fenomeno di El Niño, combinato al riscaldamento globale, ha solo peggiorato le cose, facendo impennare ulteriormente le temperature dell’oceano.
Una sfida globale per salvare le barriere coralline
Ormai il rischio di perdere per sempre le nostre barriere coralline non è più solo una paura, è una minaccia concreta. Questo evento potrebbe non solo eclissare i precedenti in termini di estensione, ma anche per i danni che sta causando. Alcuni esperti si preoccupano che lo sbiancamento possa diventare cronico, lasciando ai coralli sempre meno tempo per riprendersi prima della prossima “ondata” di calore. Per provare a fermare il declino delle barriere, a fine mese si terrà una riunione straordinaria durante il summit COP16 sulla Biodiversità in Colombia, dove scienziati e leader mondiali discuteranno le possibili soluzioni.
Ma la verità è che, senza una riduzione drastica delle emissioni globali, questi tentativi rischiano di essere solo una goccia nell’oceano. Le nostre scelte, oggi, potrebbero davvero fare la differenza tra un futuro dove le barriere coralline riescono a sopravvivere e uno dove diventano solo un ricordo.