Granchio blu, si torna a parlare di questa specie aliena | Via alla caccia al killer spietato: ‘Catturarlo vivo o morto’

Granchio blu

Granchio blu (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Il granchio blu ha conquistato i nostri mari, ma qual è il rischio per la salute nostra e del mare? Cosa c’è da sapere.

Il Mar Mediterraneo è uno dei mari più particolari al mondo, un vero e proprio “museo vivente” di biodiversità, ma anche un ecosistema fragile. In questo bacino, dove si incontrano specie da più continenti, ogni nuova presenza può rappresentare una risorsa, ma anche una sfida. L’ambiente qui è particolarmente influenzato dai cambiamenti climatici e dall’intensificazione delle attività umane, che facilitano l’arrivo di nuove specie, modificando gli equilibri naturali del mare.

Negli ultimi anni, l’entrata di nuovi organismi nelle acque del Mediterraneo è aumentata visibilmente, diventando quasi una consuetudine. Le temperature che si alzano e il traffico marittimo sempre più intenso stanno rendendo questo mare un punto di attrazione per diverse specie.

Gran parte delle nuove specie arriva dal Canale di Suez, che collega il Mediterraneo al Mar Rosso e favorisce lo spostamento di organismi originari di mari lontani. Tra pesci, molluschi e crostacei esotici, il Mediterraneo sta diventando sempre più “internazionale”, con una diversità biologica in costante crescita.

Nuove specie nel mar Mediterraneo

Quando una specie invasiva prende piede, le conseguenze possono anche diventare gravi. Gli ecosistemi locali sono abituati a un equilibrio consolidato, per cui fanno fatica a difendersi da nuove presenze che minacciano la loro stabilità. Queste nuove specie spesso si distinguono per la velocità con cui si adattano e si moltiplicano, conquistando territori in pochissimo tempo. Questo fenomeno, insieme all’aumento delle temperature, rischia di alterare la biodiversità del Mediterraneo.

Per contrastare questi cambiamenti, molte riserve naturali e aree protette mediterranee hanno iniziato a monitorare attentamente le specie invasive. Nelle riserve, infatti, l’attenzione è alta e vengono promosse campagne di sensibilizzazione per tenere sotto controllo le specie aliene. È fondamentale la collaborazione dei visitatori e delle comunità locali, che vengono invitati a segnalare eventuali avvistamenti di organismi inusuali, in modo da agire tempestivamente e proteggere l’ambiente naturale.

Granchio
Granchio (Pixabay foto) – www.marinecue.it

Il pericolo del granchio blu nella riserva della sentina

Proprio in quest’ottica, si è scoperta la presenza di un nuovo abitante nel mare di San Benedetto del Tronto: il granchio blu. Questo crostaceo, originario delle coste atlantiche, è stato avvistato davanti alla Riserva Naturale Sentina, e la sua presenza preoccupa non poco, viste le sue abitudini aggressive e la rapidità con cui si moltiplica. L’associazione della riserva ha chiesto a chiunque avvisti uno di questi esemplari di segnalarlo immediatamente, indicando il punto esatto e, se possibile, fornendo una foto.

Facilmente riconoscibile per le chele bluastre e le spine laterali ben evidenti, il granchio blu rappresenta una minaccia concreta per le specie locali. Ora la priorità è evitare che si diffonda ulteriormente, per proteggere questo angolo di Mediterraneo e tutte le forme di vita che lo abitano.